Logo di Firenze. Prove di dialogo.

Giovedì 8 agosto, alle 8.30 del mattino, ho incontrato in Palazzo Vecchio l’assessore allo sviluppo economico Sara Biagiotti e il direttore delle strategie di sviluppo e della promozione economica e turistica di Firenze, Simone Tani.

E stato un confronto costruttivo.
Riporto le ragioni che hanno condotto l’amministrazione alla attuale forma del bando:

– Assenza di risorse economiche da destinare alla comunicazione istituzionale: alla generale diminuzione di risorse a disposizione dei comuni si aggiungono gli effetti della legge Brunetta che ha ridotto del 80% la spesa della pubblica amministrazione per la comunicazione, rispetto al 2009, anno in cui la spesa era stata minima a causa delle elezioni.
– Fallimento di precedenti tentativi diversamente impostati
– Valutazione di Zoppa come di un semplice partner tecnologico per gestire il contest via web (sottovalutando per scarsa conoscenza del nostro comparto la differenza che c’è tra un bando pubblico tradizionale e uno gestito da Zooppa)
– atteso risultato di coinvolgimento e partecipazione della popolazione, già ora ottenuto con soddisfazione.


Cosa abbiamo condiviso in pratica
:
La necessità di una strategia di comunicazione – elaborata con partner individuati per meriti e competenze – che trasformi il logo individuato in uno strumento efficace di promozione economica e culturale della città.
La disponibilità al coinvolgimento di ADCI in sede tecnica su specifici seminari, tra metà settembre e fine ottobre, volti a mettere a fuoco la strategia per i prossimi passi.
La disponibilità a valersi della consulenza di ADCI e di Aiap per la composizione della giuria giudicatrice e per la stesura dei criteri di giudizio.

Ho chiesto se fosse possibile rivedere la regolamentazione della cessione dei diritti d’autore dei lavori partecipanti in favore degli autori, laddove compatibile con il regolamento della piattaforma digitale Zooppa.
E di individuare eventualmente la norma giuridica che possa riconoscere all’autore del logo vincente una royalty sullo sfruttamento commerciale del lavoro intellettuale.
Su questi due punti non ho una risposta in quanto esulano dalle competenze dei miei interlocutori, ma a settembre proverò a sottoporli nuovamente, magari direttamente a Zooppa.

Cosa abbiamo condiviso in linea di principio:
ho registrato una piena consapevolezza del gap esistente tra quello che si sta facendo e quello che si dovrebbe fare in condizioni ottimali, e che altre città europee fanno con grandi risorse e professionalità in campo.
Molta minore consapevolezza dei comportamenti virtuosi che potrebbero, anche date le circostanze sfavorevoli, portare comunque ad un progetto competitivo.
Qui però ho trovato apertura e sincero impegno ad avvalersi della nostra consulenza. Intendo farne tesoro.
Metterò in contatto il nostro socio fiorentino Aimone Bonucci – che per primo mi aveva avvertito dell’eventualità del bando – con Simone Tani, in modo che possano dialogare e costruire un sentimento comune intorno al lavoro dei graphic designer.
Ho lasciato nelle mani di Simone Tani gli appunti che avevo buttato giù come base di discussione e che trovate a questo link: appunti per firenze.

Gli ho inviato anche gli interventi di Massimo Guastini (più principi e meno coolness) e Bruno Banone.

Ho potuto apprezzare l’impegno del Comune per la promozione dei mestieri creativi e accettato l’invito a partecipare – a mie spese – alla missione a Shangai durante la settimana del design dal 3 al 7 settembre.
Chiunque sia interessato ad aprire una sede in Cina, si metta in contatto con me.
Ho trovato piena consapevolezza di cosa potrebbe essere una grande strategia di comunicazione per un brand dalle radici così potenti come è Firenze.
Ma una certa distanza tra gli obiettivi sfidanti e le necessarie strategie per raggiungerli.
È proprio questo gap che proveremo insieme a ridurre nel corso dei prossimi mesi, come primo passo di un percorso che porti ad un netto miglioramento delle strategie di comunicazione della Pubblica Amministrazione del Paese.

Paola Manfroni

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