ADCI Freelance Hub: meet Elena Magni
Il progetto ADCI FREELANCE HUB
I Freelance sono professionisti sempre più rilevanti all’interno dell’industry creativa. Per questo in ADCI, su proposta del Freelance Ambassador Luca Pedrani, abbiamo scelto di valorizzare i nostri soci Freelance con un progetto a loro dedicato: la nostra missione consiste nell’offrirgli nuove possibilità di aggiornarsi, confrontarsi con altri professionisti, farsi conoscere (e riconoscere) ed esprimere al meglio il proprio talento. Dopo avergli dato uno spazio digitale in cui potersi ritrovare come colleghi – il Freelance Hub – abbiamo deciso di mettere in luce i nostri Soci liberi professionisti con questa rubrica, “Meet“. Oggi vi presentiamo Elena Magni, Copywriter e Ghostwriter.
ADCI Freelance Hub: meet Elena Magni
D: Ciao Elena. Che cosa ti ha spinto a diventare Freelance?
R: Il fatto di poter gestire il mio tempo, anche se spesso lo passo lavorando. Ma sono comunque io a decidere cosa fare e non un’altra persona al mio posto. Per me la libertà di scelta è fondamentale: nel lavoro, come nella vita.
D: Che cosa ti piace di più della vita da libero professionista?
R: Mi piace la possibilità di scegliere se accettare o meno un progetto. Mi piace poterlo realizzare mentre porto il cane al parco, vado al cinema alle 10 del mattino, prendo mio figlio a scuola, insomma, mentre vivo la mia vita. Adesso con il lavoro da remoto le cose sono molto cambiate, ma quando ho cominciato io, nel 2006, fare il freelance era l’unico modo per avere una gestione flessibile del proprio tempo.
D: Che cosa ti manca invece dell’agenzia?
R: Mi mancano i grandi clienti, i progetti di respiro internazionale, la formazione continua. Ma soprattutto dell’agenzia mi manca il rapporto costante e diretto con le persone, mi manca il team. Mi mancano le notti di “lacrime e preghiere”, le idee che crescono con il contributo di tutti, gli insuccessi affogati al bar, i successi celebrati al bar.
D: Mostraci un lavoro che hai fatto da Freelance e raccontacelo.
R:
Più che un lavoro è un progetto nato per gioco con l’amica di una vita, Simona Maggini (Italy country manager di WPP) e diventato poi un libro edito da Mondadori Electa, in cui raccontiamo, con tono leggero e umoristico, come è cambiato il modo di fare comunicazione negli ultimi 25 anni.
Il libro è diviso in tre parti. La prima narra di come si lavorava in agenzia prima del digitale: il delirio dell’ufficio traffico, le notti passate a incollare layout sui poliplat, gli account che si trasformavano in rider e cose così. La seconda racconta le figure professionali della pubblicità attraverso gli archetipi junghiani, quelli che si usano per posizionare i brand (quindi il direttore creativo diventa il Mago, il copywriter l’Amico, l’art director l’Angelo e così via). Mentre la terza parte raccoglie una serie di interviste a personaggi del mondo della comunicazione.
Un libro a metà strada tra romanzo e saggio, che spiega bene come l’unica cosa che non è mai cambiata nel modo di fare pubblicità è la capacità straordinaria di generare idee.
D: Con quale agenzia o cliente vorresti riuscire a fare un progetto e perché?
R: Non c’è un’agenzia o un cliente in particolare con cui vorrei lavorare. Però mi piacerebbe tantissimo fare un progetto in cui fosse concesso di usare un tono umoristico, se non addirittura ironico. Approccio ancora, davvero, troppo poco usato.
D: “Per il mio prossimo progetto devo contattare assolutamente Elena perché…”
R: … le viene sempre un’idea, lavora bene con tutti e se anche le chiedessi di scrivere le istruzioni per la preparazione di un budino, ci metterebbe la stessa creatività, passione e cura che userebbe per la sceneggiatura del prossimo film di Bradley Cooper.
D: Dicono che i Freelance riescano a ritagliarsi spazi per progetti personali. Tu ne hai uno?
R: Ho diversi progetti editoriali nascosti nella mia cabina armadio, la stanza più importante della casa. Ma la scrittura richiede tempo. Penso a Thomas Mann o a Stephen King, per me scrivere è avere quella dedizione lì. Al momento non riesco a andare oltre qualche racconto (breve, per altro); mi piace troppo fare le migliaia di cose che faccio e che, inevitabilmente, mi impediscono di chiudermi in una stanza e scrivere.
D: Vogliamo farti pubblicità: lasciaci il link al tuo portfolio, al profilo Linkedin e una mail alla quale poterti contattare per collaborazioni.
Anche tu sei soci* ADCI e Freelance? Ti aspettiamo!
Ricordati di iscriverti al Freelance Hub del Club per poterti confrontare con i colleghi e partecipare a tutte le iniziative dedicate ai Soci Freelance. Per info puoi contattare Caroline Yvonne Schaper, il nostro super Segretario, oppure Luca Pedrani, Freelance Ambassador ADCI.
Il progetto ADCI Freelance Hub nasce su stimolo per dare sempre più spazio all’interno del club ai professionisti freelance. Attraverso la rubrica “Meet” daremo occasione di presentarsi ai talenti creativi freelance del Club, favorendo il networking tra i soci.
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