‘QUEER PANDÈMIA’: fino al 26 marzo, artist* cercasi per partecipare alla open call internazionale lanciata da TWM Factory con BASE Milano ed Edizioni Tlon
Ancora 10 giorni per candidarsi tra gli artisti che produrranno un libro innovativo, in cui valorizzare le pratiche artistiche come strumento di riappropriazione degli spazi e celebrazione di tutte le identità, con particolare riguardo per quelle emarginate, escluse o temute. È questo uno dei principali obiettivi della open call nazionale e internazionale per il prodotto editoriale «Queer Pandèmia – contaminazioni artistiche di altro genere» indetta da TWM Factory, Associazione Culturale promotrice di ULTRAQUEER, la prima e più grande rassegna in spazi istituzionali di pratiche artistiche ‘queer’, con il supporto di Edizioni Tlon e BASE Milano.
«UN LIBRO D’ARTE CHE SIA TESTIMONIANZA DEL FERMENTO ARTISTICO E INTELLETTUALE DEI ‘DIVERSI’»
Come partecipare alla Call?
È possibile partecipare alla call – il cui bando con il regolamento completo e le modalità è
disponibile online – come artista, inviando la documentazione necessaria entro e non oltre il 26
marzo 2023. Per la parte autorale, la call si è già chiusa il 28 febbraio.
Scopri tutti i dettagli del bando sul sito di ULTRAQUEER: https://ultraqueer.it/
Perché un progetto editoriale collettivo?
«Quando lo scorso anno abbiamo lanciato ULTRAQUEER, abbiamo riscontrato una forte
Nicola Brucoli, Presidente di TWM Factory
partecipazione, sia all’interno che all’esterno della comunità LGBTQ+, in particolare dei giovani.
Abbiamo sperimentato in prima persona l’esigenza collettiva di reclamare nuovi spazi di
rappresentazione»
Nel 2023 questa esigenza, se possibile, viene avvertita in maniera ancora più forte. Nell’attuale panorama politico e sociale la comunità LGBTQ+, così come tutte le comunità minoritarie, affronta una progressiva erosione degli spazi e minacce che hanno pochi precedenti negli ultimi anni.
Con “Queer Pandèmia” l’intenzione di TWM Factory e dei partner Edizioni Tlon e BASE Milano è di raccogliere pratiche artistiche e spunti critici in un prodotto editoriale che sia testimonianza dell’inarrestabile fermento, intellettuale e artistico, dei ‘diversi’.
Il significato del nome: Queer Pandèmia
Carlo Settimio Battisti, co-curatore della mostra, ha chiarito il significato del nome Queer
Pandèmia: «Oltre i significati più ovvi, la chiave di lettura è tutta nell’accento: abbiamo deciso di
fare un esplicito richiamo al senso più antico del termine, dal greco ‘pan’ (‘tutto’) e ‘dèmos’
(‘popolo’), perché pensiamo che chiunque debba avere la “libertà di essere come si è”. Ovviamente
abbiamo deciso di giocare sulla polisemia del termine, facendo un riferimento alla proliferazione
dei generi e delle identità e alle storie di spazi e corpi. Si tratta di una linea vastissima che
intendiamo esplorare in termini visivi, artistici e concettuali. Come squadra curatoriale siamo
pronti alla sfida, che affronteremo con dei partner d’eccezione come Edizioni Tlon e BASE Milano».
Linda Di Pietro, Direttrice Artistica di BASE, ha dichiarato: «Questa iniziativa si inserisce
all’interno del programma annuale di BASE Milano dedicato all’acronimo IDEA “Inclusion, diversity,
equity and access”, mirato alla costruzione di un’istituzione culturale plurale e inclusiva attraverso
un processo di decanonizzazione, intesa come lo smantellamento delle strutture gerarchiche che
producono i canoni, il riconoscimento delle divergenze da essi, e la messa in discussione radicale
delle modalità normalizzate di produzione e diffusione della conoscenza – la razza, il genere, le
disuguaglianze.»
«Il nome è troppo provocatorio?», si chiede Lorenzo Sanchez, del team curatoriale: «Non credo.
Usciamo da una stagione in cui, specie in campagna elettorale, qualsiasi minoranza è stata
descritta come un errore, qualcosa da arginare. Ve le ricordate le devianze? Ecco, agiamo
come la comunità LGBTQ+ fa da sempre: reclamando le etichette forgiate da chi vuole ferirci. A chi
fa arte, attivismo e ricerca queer dico: venite e mostriamo insieme di essere una pazzesca e
inarrestabile fucina di idee e pensiero. Il tempo in cui potevamo essere ridotte
sistematicamente ai margini culturali è finito.»
Chi è TWM Factory
TWM Factory è un’associazione culturale composta da professionistз under 35 dell’industria creativa e culturale. L’Associazione si è distinta per la pianificazione di mostre ed eventi artistici, spendendosi per l’affermazione culturale delle giovani generazioni. Nel 2022, TWM Factory ha curato la seconda edizione di Riscatti di città e la prima edizione di “Ultraqueer – Espressioni artistiche metagender“, entrambe presso Palazzo Merulana. ULTRAQUEER mira a mettere in discussione i princìpi del sistema binario eteropatriarcale, incoraggiando in contrapposizione la libertà di espressione di genere intrinseca al pensiero queer.
Chi è BASE Milano
BASE è una community che produce innovazione sociale e contaminazione culturale tra arti, imprese e tecnologia a Milano. Un hub creativo con un’atmosfera internazionale, nonché un centro di ricerca, sperimentazione, produzione e co-produzione di iniziative culturali con reale valore sociale.
BASE si pone come istituzione artistica plurale e inclusiva, supporta processi di decanonizzazione e lavora nello spazio in cui differenze di razza, genere, classe sociale e accesso alla cultura si intersecano.
Chi sono Edizioni Tlon
Edizioni Tlon è una casa editrice fondata nel 2016 da Maura Gancitano, Andrea Colamedici e Nicola Bonimelli. I suoi libri trattano di Filosofia, Studi di genere, Scienze Sociali, Psicologia, Poesia, Narrativa. Intendono trasmettere l’urgenza e il piacere di porsi domande; costruire ponti tra le idee e le azioni. La casa editrice fa parte di un progetto culturale più ampio, che comprende le numerose attività divulgative di Gancitano e Colamedici, le librerie a Roma e i molti eventi in tutta Italia. Dal 2022 Edizioni Tlon è impegnata anche nella produzione di cataloghi d’arte, in collaborazione sia con La Galleria Nazionale di Roma, sia con TWM Factory (nello specifico, il catalogo della mostra “Ultraqueer. Espressioni artistiche metagender“). Queste sinergie, insieme al multiforme lavoro editoriale e culturale svolto, hanno contribuito al riconoscimento come casa editrice dell’anno da parte di Artribune.
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