TRANSATLANTIC: CROSSING KAT GORDON’S OCEAN
Autore: Simone Nobili
Kat è partita da una percentuale ed è arrivata a costruire un Movimento.
The 3% Movement è un treno in corsa, con passeggeri a bordo che sanno di futuro.
Sono le nuove generazioni di un’industria – quella pubblicitaria – in rivolta contro l’ingiustizia di gender.
3% era il numero di donne arruolate nei ranghi più alti delle holding del corporate America. Una statistica che è uno schiaffo a mano aperta al maschilismo bianco di una categoria – quella dei C-Suite – che prima o poi dovrà guardarsi allo specchio e reinventarsi tutta.
12 anni fa Kat salpò da New York a vele spiegate, navigando oceani contrari. Attraversò l’America e puntò dritto a Palo Alto, dove lo squilibrio di gender è una constante mai variabile.
The 3% Movement è al suo nono anno di vita. È passato dalle Ted Talk a Cannes, dentro e fuori tutte le newsrooms più importanti. Si è fatto notare con una calma tagliente e una caparbietà di acciaio.
Se oggi l’asticella è stata spostata vicino al 30%, lo si deve a Kat e alla sua instancabile battaglia per le generazioni di donne troppo a lungo lasciate nell’ombra.
In tempi recenti, il movimento ha lanciato un “Accelerator For Women Entrepreneurs of Color”, iniziando a ristabilire disequilibri imbarazzanti.
Durante l’intervista, Kat mi dice che lei non vedrà il frutto del suo lavoro, ma le generazioni future accoglieranno la sua legacy e questa è la ragione per cui continua a combattere.
Allora capisco che questa donna dal sorriso di lino e la voce che si posa calma sull’aria, ha idee che le ruggiscono in testa.
Buona traversata.