#Continuity è la categoria del Blog ADCI che raccoglie tutti i contenuti redazionali, gli interventi e le rubriche a cura dei Soci e delle Socie ADCI.
Domenica 9 novembre ho avuto l’onore di partecipare all’Università Cattolica di Milano, come relatrice di Elle Active! 2025, il forum di Elle Magazine, dedicato a donne e lavoro e giunto al suo decimo anno.
In questa edizione il tema è stato “Next”, quindi una volontà di immaginare insieme un domani ricco di opportunità. In particolare, la tavola rotonda a cui ho
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Camilla Viganò
“Don’t dream it, be it.”
All’apparenza sembra una quote presa da un qualsiasi poster motivazionale, ma se vi dicessi che a dirla, anzi, a cantarla è uno scienziato pazzo travestito da drag queen in un castello della Transilvania mentre costruisce da zero il suo prototipo di uomo perfetto, come la mettiamo?
Oltre al mio apprezzamento per
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Giovanna Mocchetti
Ahh luglio…
Le ultime calls, gli ultimi meetings, le ultime produzioni e gli ultimi export_brief_final_logiuro_perdavvero (ma del resto sarà così davvero?) prima di godersi un pò di sano break estivo fatto di buon sole, buon cibo, buon mare e buone vibes alla Wiz Khalifa e Snoop Dogg in Wild, Young & Free.
E prima che l’estate con la E maiuscola ci
Intissar Maaroufi
Nel film Parasite (2019, dir. Bong Joon Ho) c’è una scena in particolare che profuma tanto di saggia filosofia di vita. Ed è una scena che, anche senza contestualizzarla (per chi non avesse visto il film, beh, shame on you!) ci regala delle battute di dialogo che mettono al centro una domanda che tartassa l’uomo moderno (e
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La scena si fa sempre più calda in quel di Cannes (e non solo per le temperature).
La sfida, la competizione e la pressione si intensificano. Siamo nella fase più accesa del festival più rinomato della pubblicità.
Ma ad un’altra valorosa coppia di Giovani Leoni italiani “piace comunque caldo”; si fa largo senza paura, infuocando la scena con il loro potente ruggito. Chi saranno mai?
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Sapete, un certo signore di nome Erik Kessels una volta disse: “Sleep, eat, and then make something weird.”
E due giovani creativi hanno preso (weirdly enough) alla lettera questa mitica citazione.
Perchè qualcosa di beautifully weird è effettivamente accaduto quella notte della Young Lions Challenge.
Un piccolo grande dettaglio