The Sparking Lions: Niccolò Orso Campanini & Cecilia Panisi
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Sapete, un certo signore di nome Erik Kessels una volta disse: “Sleep, eat, and then make something weird.”
E due giovani creativi hanno preso (weirdly enough) alla lettera questa mitica citazione.
Perchè qualcosa di beautifully weird è effettivamente accaduto quella notte della Young Lions Challenge.
Un piccolo grande dettaglio che ha cambiato per sempre l’esito di quella sera, portando i nostri due giovani eroi alla vetta del podio.
Lasciamo dunque ai nostri protagonisti il piacere di raccontarci (e raccontarsi) di più in questa edizione speciale di The Spark, la rubrica ADCI dedicata alla scintilla che ha dato vita alla passione per la creatività dei talenti Under 30 e 35.
In occasione dei Cannes Lions ’25 e dell’imminente final round che vedrà scontrarsi i vari vincitori europei del contest più bramato dai giovani creativi, ecco a voi dunque Cecilia Panisi e Niccolò Orso Campanini, vincintori dell’oro nella categoria Print ai Young Lions dell’edizione 2025.
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Cecilia è Copywriter in Sky Creative dopo 5 anni tra DUDE e AUGE e ha studiato Design della Comunicazione allo IED di Milano e Copywriting & Strategy alla Berghs SOC di Stoccolma.
Niccolò invece è Senior Designer & Art Director in LePub, prima in DUDE e ha studiato Graphic Design e Art Direction in NABA Milano e Communications Design al Pratt Institute di New York.
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Questo è il loro Spark.
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Che cosa ha acceso la passione per questo lavoro? Quali sono stati i tuoi punti di riferimento?
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Ceci:
Da buon cancro ascendente ariete, sono una combinazione piuttosto esplosiva di emotività e impulsività: è iniziato tutto con una borsa di studio ottenuta all’improvviso, che ha fatto sì che io scegliessi l’università in pochi giorni. Ho poi scoperto meglio questo mestiere, e sono rimasta affascinata dalla sua necessità di essere contaminato dalla vita vera, dai libri che leggi fino alle chiacchiere con gli sconosciuti.
In questi anni di lavoro ho avuto tanti punti di riferimento e fonti di ispirazione, ma spesso non sono pubblicitari: trovo che ci siano forme molto interessanti di scrittura e creatività fuori dal nostro mondo.
Un’altra fonte quotidiana sono i colleghi ed ex colleghi: persone interessanti, con opinioni forti e gusti musicali nettamente migliori dei miei. Per cui cerco sempre di “rubargli tutto”. Anche le playlist.
Nicco:
La mia passione è sicuramente nata dal disegno, per poi allargarsi alla fotografia, alla grafica e alla comunicazione. Ricerco da sempre bellezza in tutto ciò che mi circonda e mi soddisfa trovarla o crearla.
Il primo approccio concreto a questo mondo è avvenuto casualmente: avevo un po’ di amici che facevano e fanno tutt’ora musica, io invece ero il ragazzino che ci sapeva fare con photoshop e così ho iniziato a realizzare le copertine dei loro singoli, mixtape e poi dischi. Non essendo particolarmente intonato questo era l’unico modo che mi poteva collegare all’ambiente hip-hop underground che ai tempi mi affascinava. Oltre ad avermi permesso di scoprire la mia passione per la grafica e la comunicazione è stato anche un ottimo stratagemma per creare nuove amicizie.
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Da lì ho iniziato ad appassionarmi e a scoprire nomi di icone del design/comunicazione e dell’arte in senso più esteso che inevitabilmente hanno influenzato il mio approccio, tra queste citerei Herb Lubalin, Chip Kidd, Pierre Paulin e Basquiat.
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Da lì ho iniziato ad appassionarmi e a scoprire nomi di icone del design/comunicazione e dell’arte in senso più esteso che inevitabilmente hanno influenzato il mio approccio, tra queste citerei Herb Lubalin, Chip Kidd, Pierre Paulin e Basquiat.

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Ora che ho citato 4 nomi di superstar posso anche confessare che la maggiore influenza viene sicuramente da amici e colleghi, mi ritengo molto fortunato ad essere cresciuto in un ambiente artistico e di continuare a respirare creatività nel mio quotidiano.
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Che cosa ti guida nella ricerca dell’eccellenza creativa? Cosa sogni di raggiungere?
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Ceci:
Il mio obiettivo è fare pubblicità rilevanti, e farlo divertendomi. Non sempre ci riesco, ma ci provo sempre. Senza dimenticare mai che noi lavoriamo per chi non fa questo lavoro. Quindi dobbiamo pensare a idee facili e veloci da capire, per tutti. Altrimenti sono occasioni perse.
Il mio è un percorso che, soprattutto negli ultimi anni, è cambiato spesso. Tra dieci anni vorrei aver corso almeno una maratona e aver visitato l’Antartide, poi spero di essere una buona creativa con cui la gente ha piacere a lavorare. Chissà dove mi porteranno le mie decisioni prese “di pancia”. Sono curiosa di scoprirlo anche io.
Uno dei lavori che mi piacerebbe aver fatto “Imagine a world…” di CPB London per l’International Women’s Day del 2022. Non solo per l’intuizione e l’insight disarmante, ma soprattutto per l’impatto culturale che ha avuto.
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Nicco:
Sono mosso sicuramente da un ingombrante desiderio di esprimermi e come mezzo ho scelto le immagini, la mia ambizione è quella di creare qualcosa di memorabile. Tra 10 anni mi immagino sicuramente in questo settore, anche se non ho ancora ben capito in quale contesto. Da un lato mi attrae l’idea di scalare fino ai vertici di un’agenzia, dall’altro lato una parte di me (forse un po’ punk) si immagina in una factory creativa.
Una campagna che mi ha colpito molto è quella di Hinge: The dating app designed to be deleted.
Quando l’ho vista per la prima volta ho pensato: ca**o, assolutamente geniale.
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Alimento la mia fiamma tutti i giorni, dal semplice dialogo con i miei colleghi alla ricerca di eventi – mostre che possano arricchire il mio archivio mentale di reference. Penso sia assolutamente fondamentale avere un occhio analitico per tutto ciò che ci circonda.
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Come ci si sente ad essere vincitori di questa edizione di Young Lions? Cosa vi aspettate al prossimo round a Cannes?
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Ceci:
Io mi sento felice e onorata. Felice perché c’è Nicco con me e ci siamo divertiti molto. Onorata perché rappresentare l’Italia è sempre un onore. Mi riporta indietro al mio passato da atleta.
Un fun-fact sul nostro lavoro è che la headline era leggermente diversa da quella che avete visto. Abbiamo consegnato il lavoro alle 20. Poi io sono andata a una festa e Nicco a una cena. Prima di addormentarmi, ho riletto la stampa e mi sono resa conto che il titolo non era così chiaro. Per fortuna Nicco era ancora sveglio.
A Cannes mi aspetto sole cocente ed emozioni a manetta. Noi ce la metteremo tutta. Poi vi facciamo sapere com’è andata!
Nicco:
Mi sento molto soddisfatto e curioso per ciò che ci aspetta a Cannes, ho una teammate incredibile con cui sono sicuro di poter raggiungere altri fantastici risultati.
Un aneddoto BTS? Abbiamo cantato tutte le proposte di line su un giro di do (l’unica cosa che so suonare alla chitarra).
Sicuramente la competizione a Cannes sarà una milestone importante per entrambi ma più di tutto sentiamo forte la responsabilità di portare in alto la bandiera, ce la metteremo tutta!
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