Non ho mai fatto un fake in vita mia. O forse sì.
Ho ascoltato così tante opinioni sull’argomento da avere, vi confesso, sempre più dubbi.
Di una cosa sono certo. Non avevo promesso né di riuscire a definire i fake (sembra facile) né di riuscire a sconfiggerli. Nelle diciassette pagine del programma con cui mi sono candidato li nomino una volta, nelle FAQ. I disinformati o le persone in malafede scontino la pena di leggersi tutto quello che scrissi e presentai il 17 gennaio del 2011, prima di accusarmi di non mantenere una promessa che non ho mai fatto. Trovate il pdf alla fine di questo post.
Continuo a credere che i fake pubblicitari non siano la causa degli attuali mali che affliggono il nostro settore. Per questo non li avevo inseriti nel mio programma. Semmai sono un sintomo, come ho cercato di dimostrare nel post l’Art Directors Club Italiano, i fake e le noccioline. I fake sono soprattutto il sintomo di un disagio le cui cause vanno ricercate nel degrado sempre più accentuato della relazione cliente agenzia.
Al tempo stesso mi rendo conto che l’argomento continua a essere considerato rilevante dalla nostra comunità. Basta guardare il numero di commenti al post di Paola Manfoni “E’ fake o R&D”
Quindi, visto che io e il consiglio Adci intendiamo apportare una serie di ulteriori miglioramenti al CFE, già prima delle vacanze estive, invito tutti i soci Adci a mandarci suggerimenti e opinioni nonché una definizione attuale di cosa sia un annuncio fake nel 2012.
Ringrazio chi ha già cominciato a farlo con spirito costruttivo.