Postato il Mar 27 Mar 2012 da in Strumenti professionali

Consulente del lavoro in diretta web.

Ricordo che stasera, dalle 20.30, trasmetteremo in diretta web l’incontro con un consulente del lavoro esperto nel nostro settore.
Potrete partecipare facendo domande in chat QUI, ma in questo caso ricordatevi prima di registrarvi, anche con un nickname.
Ci interessa darvi informazioni e risposte, non ci importa sapere chi siete.

Non sono d’accordo con chi sostiene che questo sia un tema da TP o da Assocomunicazione. Tant’è che lo affrontiamo noi, non queste associazioni. E non devo essere io a fornire spiegazioni in merito.

L’Art Directors Club da oltre un quarto di secolo è il punto di riferimento non solo dei migliori creativi pubblicitari italiani ma di chiunque si definisca creativo pubblicitario.
Si guarda a noi, non a quello che fanno (o non fanno) TP e Assocomunicazione.

Il nostro obiettivo primario, riportato dallo Statuto, è quello di migliorare gli standard della creatività nel campo della comunicazione e delle discipline ad essa collegate. Promuovere la consapevolezza dell’importanza di questi standard all’interno della comunità aziendale, istituzionale e del pubblico in genere, in Italia e all’estero.
I soci fondatori si diedero questo obiettivo perché consapevoli del fatto che il nostro lavoro contribuisce a forgiare la società.

Perseguire questo obiettivo passa oggi necessariamente dalla tutela di chi produce idee. Lasciare la gestione del business pubblicitario a “ragionieri e mezzani” ha avuto effetti deleteri sulla comunicazione.

La pubblicità italiana uscirà dalla mediocrità solo se e quando i creativi torneranno a guidare o fondare agenzie di pubblicità.
Mi riferisco a quel ruolo di condottieri, spesso evocato da Andrea Concato, e incarnato in passato da colleghi che come Testa, Mignani, Pirella, Barbella, Sanna, Tschirren, Baldoni, Panzeri, Montaini e così via.

È questa l’unica strada per tornare a quella pubblicità che Aldo Grasso (nel 1997) definiva “spesso migliore dei programmi che interrompe”.

Ma prima di tutto occorre imparare a conoscere i propri diritti come dipendenti e trovare il coraggio di farli rispettare. È un passo propedeutico fondamentale. Perché per diventare imprenditori serve ancora più coraggio.

L’Annual Adci mostra quali sono gli standard creativi da emulare. Il Club deve diffondere competenze e best practice per raggiungerli. Farsi calpestare sistematicamente non è una best practice in nessun campo.
Inoltre, uccide la creatività.

Quindi, per favore, basta con la stupidaggine del ” Paperoga sindacalista”. Limitatevi al Paperoga.

Sono il presidente dell’Art Directors Club Italiano e desidero che questo “team”, del quale ho l’onore di essere allenatore, sia il miglior punto di riferimento possibile per chi si occupa di comunicazione in Italia.
È una responsabilità, non un posizionamento glamour.

Spetta ai migliori indicare la strada.

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