Postato il Mer 31 Ott 2012 da in Segnalazioni di Claudia Neri

Il cliente vuole prezzi sempre più bassi e il fisco redditi sempre più alti? ACTA conta i freelance e le partite iva

Problemi?

Problemi?

Se sei un professionista autonomo, con o senza iscrizione ad un ordine professionale, e lavori con una modalità non dipendente, qualunque essa sia (partita iva, collaborazione a progetto, collaborazioni occasionali, cessione di diritti d’autore, impresa o studio associato), dai il tuo contributo e compila subito il questionario ACTA.

Clicca qui: Contiamoci per contare di più. Aderisci all’indagine ACTA sulla condizione del lavoro autonomo di seconda generazione. | ACTA – Associazione Consulenti Terziario Avanzato.

Acta è l’Associazione dei Consulenti del Terziario Avanzato, ovvero una categoria di lavoratori e professionisti che lavora principalmente per le aziende utilizzando la partita iva come strumento fiscale oppure i cosiddetti contratti atipici.

Di questa categoria fanno sicuramente parte moltissimi professionisti della pubblicità: art director e copywriter freelance, registi, illustratori, fotografi, web designer e altro, tutte persone per cui “essere assunti a tempo pieno da lavoratore dipendente” (l’unica modalità di lavoro dignitoso concepita da sindacati e partiti politici fermi alle categorie del socialismo novecentesco) non solo non è possibile ma spesso non è neppure auspicabile. Mentre possono esistere art director e copywriter assunti in agenzia (ma non per tutti è la scelta ideale), è possibile pensare in modo logico e intelligente a una figura di “fotografo dipendente” o di “illustratore impiegato”? Lo stesso discorso vale per una serie sempre crescente di categorie professionali che la politica ingiustamente considera marginali.

Clicca sul link per seguire le attività di Acta, Associazione Consulenti Terziario Avanzato.