IF! Italians Festival – Day 02
Dopo aver scaldato i motori con la serata di giovedì, la seconda giornata a IF! si è rivelata densa di appuntamenti stimolanti.
Pierpaolo Nave (Clear Channel Italy), Keith Nilsen (Clear Channel International) e Valerio Franco (Hallelujah) hanno illustrato come sta cambiando la creatività nell’Out of Home. Grazie allo sviluppo delle città, agli alti flussi di popolazione che ogni giorno entrano ed escono dai centri urbani e alle potenzialità offerte dal digitale, questo mezzo è in continua evoluzione, si rinnova sempre. Basti pensare all’activation fatta da Google in Times Square a New York, che ha dato l’opportunità a tutti i presenti di creare il proprio robot Android e interagire con i mega schermi in piazza. Oppure alle pensiline speciali pensate da Walkers, delle vending machine interattive pronte a elargire pacchetti di patatine in cambio di un semplice tweet.
Quando il digitale e i dati in real time incontrano l’OOH, i risultati possono essere davvero sorprendenti: i contenuti veicolati possono essere potenziati e l’interazione tra utente e messaggio diventa sempre più coinvolgente, un’autentica esperienza. Ecco i progetti che hanno sfruttato queste potenzialità.
The Great Escape. Vrin, un piccolo paesino nel Cantone dei Grigioni, si è fatto conoscere in tutto il mondo grazie a un’installazione speciale che ha messo in contatto diretto i pendolari della stazione di Zurigo con un simpatico abitante locale. I viaggiatori più coraggiosi che hanno trovato il tempo di fermarsi e dialogare con questo personaggio, si sono aggiudicati un biglietto omaggio per raggiungerlo immediatamente nell’altro lato dello schermo, immersi nel verde delle montagne svizzere.
British Airways, The Magic of Flying. Il risultato strabiliante ottenuto dall’utilizzo incrociato di un’installazione OOH, i dati in real time dei voli e un ricevitore GPS.
Durante il talk Pierpaolo Nave inoltre ha presentato il brief per vincere Cannes. La richiesta è semplice: realizzare una campagna appositamente per l’OOH (per un cliente d’agenzia), con un video inedito. Le idee devono essere presentate dal 23 novembre al 23 aprile. I creativi vincitori si aggiudicheranno due biglietti per Cannes Lions 2016, mentre l’agenzia si aggiudicherà una pianificazione di 14 giorni tra luglio e agosto 2016 per mandare on air la campagna.
Alle 15.30 Chris Clarke di DigitasLBi ha esposto alla platea di IF!, senza risparmiarsi, il proprio punto di vista sulla creatività.
La pubblicità nel corso degli ultimi anni è cambiata radicalmente. La creatività non può più permettersi di essere moralmente neutrale. Le agenzie non possono più comportarsi come le passeggiatrici della notte che tirano avanti a “100 euro e faccio tutto quello che vuoi, bello”.
Secondo Clarke ora il marketing ha due possibilità. Far comprare alla gente cose di cui non hanno bisogno con soldi che non hanno, o aggiungere un valore, un motivo, aggiungere bellezza ai prodotti e ai servizi offerti, in modo da ridare dignità al settore.
Nel pomeriggio Kim Bartoletti (Indiana Production) ha intervistato Shekhar Kapur (regista, attore, filosofo, artista, influencer, producer e molto altro che non ricordo più) per parlare di creatività e caos. Lo scambio di battute tra Kim e Shekhar ha incantato il pubblico, prendendo il largo e andando a spaziare in più temi e discipline.
Secondo Shekhar creatività significa comportarsi da avventurieri, essere coraggiosi, non aver paura. La creatività non è sempre dentro di noi, è un momento, un attimo durante il quale riusciamo ad accedere all’illuminazione. Come accendere questa scintilla quindi? Come cogliere questo attimo? Rimanendo umili.
L’orgoglio brasiliano ha incontrato l’autenticità argentina durante il talk condotto da Beto Fernandez (BBH London) e Fernando Bellotti (Leo Burnett Argentina).
Sul palco di IF! i due creativi hanno messo in scena una sfida tra le proprie nazioni d’origine, combattuta a colpi di creatività e case studies.
Perché è bello essere brasiliani?
Per Beto i brasiliani abbracciano la diversità, accettano tutti (e se non ne siete convinti, guardatevi The Proud Whopper di Burger King). I brasiliani hanno un modo tutto loro di risolvere i problemi, il Ginga, il Brazilian way of life, ben espresso dal progetto Sol De Janeiro: Tattoo Skin Cancer Check. I brasiliani sono fiduciosi, ottimisti (Bald Cartoons, GRAACC), accoglienti e calorosi (Immortal fans, Sport Club Recife).
Poi è stato il turno di Fernando. Perché è bello essere argentini?
Perché gli argentini sono resilienti, lottano ogni giorno contro ogni avversità (Instituto de Apoio a Crianca), trovano l’ironia in ogni tragedia (Car One: Blueberries), sono spiritosi, arguti (GPS to Get Lost, Jeep) e sono sempre autentici (Bon o bon, Mother’s Day).
Come si è concluso il duello tra Beto e Fernando? Entrambi, abbracciandosi, hanno riconosciuto che non sono poi così diversi.
È tutto bellissimo.