House of Cannes. (dal giurato Luca Lorenzini – categoria Direct)
Fare il giurato a Cannes è un’esperienza unica, per mille ragioni. S’impara tantissimo, ci si stressa tantissimo, si dorme pochissimo.
Sono molto fiero del lavoro fatto dalla nostra giuria. Alcuni giurati erano molto attenti a far sì che solo i pezzi veramente direct fossero premiati. E questo non succede tutti gli anni.
Nella definizione delle shortlist abbiamo cercato prima di tutto di privilegiare le idee. Successivamente, abbiamo discusso tutti insieme se i pezzi selezionati fossero direct o meno. In questa fase, almeno una cinquantina di progetti sono stati eliminati perché non erano dei veri direct. O mancava un target specifico o mancava una call to action. E infine, nelle definizione dei metalli, abbiamo valutato quali pezzi fossero i migliori tra quelli che avevano passato il test di “directness” .
Nelle pause caffè succede un po’ di tutto. L’americano che si apparta con lo svedese per chiedergli di sostenere tutti i lavori del proprio network. L’argentino che prende a braccetto il colombiano per spingere il lavoro della spagnola e affossare il lavoro del belga. L’indiano che fa un pisolino mentre il cinese complotta alle sue spalle. L’italiano che implora per avere voti per il suo paese e fallisce miseramente.
E’ così. Purtroppo nessuna delle 4 shortlist italiane si è trasformata in Leone. I punteggi da cui partivano i nostri lavori dopo il primo livello di giudizio erano troppo bassi e non c’è stato modo di riuscire a smuovere i giurati. E io, evidentemente, non sono Frank Underwood. Il lavoro Backmeapp di Leo Burnett è arrivato ad un voto dal bronzo. Mi sono alzato in piedi ho chiesto “Please, one vote, just one! Please!” Niente. Mi sono rimesso a sedere e ho sofferto al pensiero di dover scrivere un pezzo sul blog ADCI su come era andata la giuria.
Detto questo, posso finalmente dire di aver capito cos’è un lavoro direct. E il prossimo anno potrò aiutare chiunque stia facendo una case a capire se questa rispetti tutte le caratteristiche per ambire a un premio. A volte bastano veramente minimi cambiamenti.
Ringrazio davvero tutti per avermi dato la possibilità di fare questa esperienza. Ne esco sicuramente arricchito. E finalmente, se prima sembravo un po’ più giovane rispetto alla mia età, ora dimostro esattamente i miei anni. Forse anche qualcuno in più. (Luca Lorenzini)
Caro Luca, consolati pensando che “Backmeapp” ha portato a casa uno storico leone d’argento nella sezione mobile. Prima volta per l’Italia. (m.g.)