Postato il Mer 5 Ott 2011 da

Non conosciamo le ragioni che hanno portato Michele Göttsche a questo “no grazie” probabilmente sofferto per quanto fermo e carico di orgoglio. Un orgoglio che da presidente dell’Art Directors Club non posso che apprezzare. Sono stati i troppi “sì” incondizionati ad avere tolto dignità e valore al nostro lavoro.
Lascio a Till Neuburg il piacere di commentare questa pagina di Göttsche.

Il raudi fatto esplodere dall’agenzia Göttsche in

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Postato il Mer 5 Ott 2011 da

Oggi, nella versione italiana del sito, si legge questo comunicato:

“In queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c’è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero. Negli ultimi 10

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Postato il Mar 4 Ott 2011 da

Questo confronto chiarisce bene come sono cambiate le cose dal 1986, anno in cui fu prodotto il primo Annual dell’ADCI Art Directors Club Italiano, ad oggi. Le cose si sono complicate sia per chi lavora in comunicazione, sia per chi ne premia la qualità creativa. L’ADCI lo fa ormai da 25 anni, come le analoghe associazioni in tutta Europa, negli Stati Uniti e in tutto il mondo.

Venticinque

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Postato il Mar 4 Ott 2011 da

A maggio, in un post sul mio blog personale, condivisi le mie sensazioni sui limiti delle giurie ristrette e iniziai a descrivere una bozza di nuovo modello.
Come promesso, ho poi organizzato tre incontri: a Torino, Milano e Roma, per confrontarmi sul tema sia con i soci sia con gli ex soci Adci.
Prevale a livello pressoché unanime il desiderio di tornare a confrontarsi apertamente, senza voti

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Postato il Gio 29 Set 2011 da

Ufficialmente la campagna Fracomina racconta di voler infrangere i vecchi stereotipi che ingabbiano la condizione femminile in Italia.
Infatti accompagna i suoi annunci con un testo che proclama “woman evolution campaign”.
In realtà dà la sensazione di cercare più che altro lo scandaletto. Anche se le premesse per una comunicazione utile c’erano.
Ci sono mille nomi di donna. Perché proprio la madre e (forse) la moglie di Gesù?

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