Postato il Mer 8 Set 2021 da in IntervisteTransatlantic

TRANSATLANTIC: CROSSING CHRIS GARBUTTS’S OCEAN

Autore Simone Nobili


La rosa e la spina nel fianco di uno dei più quotati Chief Creative Officer dell’industria pubblicitaria. 

La pandemia che si manifesta nella solitudine di uno zoom meeting che prende il posto dei voli transatlantici e delle scosse creative nei cieli internazionali. 

Fino a quel momento, Chris Garbutt era stato a capo della montagna TBWA/Chiat/Day, su una delle poltrone più ambite dell’advertising globale. 

Ma i giorni pandemici lo fecero catapultare all’origine del proprio destino, in quel punto dove ci si ferma e si riscrive un nuovo capitolo. 

Così Chris diede vita a PLTFRMR, uno studio di consulenza sul Talent Cloud. Da lì, neanche 5 mesi dopo, l’acquisizione da parte di uno dei sui clienti più importanti e una nuova carica come Global Chief Creative Officer di Vice Media e Co-President di Virtue.

Un’ascesa tra i campi dorati del data, insights ed entertainment, come un gladiatore  che ha combattuto le sue battaglie ma non ha finito di conquistare.

Se c’è un oceano che si spinge oltre i limiti consentiti è proprio quello di Chris. 

È una massa di acqua mai finita, in costante evoluzione, con dentro futuro e presente in egual misura.  

Ecco, è proprio questo istante a ridosso del tempo che definisce questa mia traversata. 

L’arte del reinventarsi portata dalla risacca delle onde. Il rumore che fa il successo quando è meritato.

L’attenzione maniacale e la parsimonia nelle risposte di Chris dà forma ai miei pensieri, mentre il mio interlocutore vocalizza i suoi credo e accende le luci su un corso nautico che ha appena intrapreso.

Salite a bordo, ma in fretta.  La storia non aspetta.