Postato il Gio 25 Feb 2021 da in IntervisteTransatlantic

TRANSATLANTIC: CROSSING NICK LAW’S OCEAN

Autore: Simone Nobili

Il giorno che lasciò la poltrona di Chief Creative Officer dell’intero network Publicis per andare a lavorare alla Apple, l’amministratore delegato Arthur Sadoun si vide costretto a scrivere una email che sapeva di sorrisi stretti e abbracci diplomatici.

I pettegolezzi per i corridoi dell’advertising americano si rincorrevano come bambini durante la ricreazione. I giornali di settore fecero a gara a lanciare la notizia, assalita da una folla di punti interrogativi. Perché? Cosa è stato? E adesso?

Nick Law rispose che la Apple era l’occasione della sua vita e da New York passò a Cupertino in una manciata di giorni e nessun rimpianto. Sarà per questo che quando guardi al suo passato, vedi il futuro scritto dappertutto. 

Nick fu uno dei primi a capire che le prime albe di Internet nascondevano opportunità dorate e allora corse tra le braccia di Bob Greenberg, il fondatore della R/GA. Insieme costruirono una delle compagnie più rivoluzionarie degli ultimi vent’anni, che hanno reso il digitale una vera e propria arte. 

Nel circuito dei leader che contano, Nick è considerato il più innovativo e progressista. È uno dei pochi ad aver vinto 5 Gran Prix a Cannes ed essere stato nominato per ben 2 volte nella lista dei migliori 50 creativi al mondo. 

Il perimetro della nostra chiacchierata si è allargato frase dopo frase e abbiamo parlato di tutto ma soprattuto del presente. 

“Ci stiamo provando a capire questo futuro” – mi ha detto – “ma dobbiamo stare attenti a non perdere il feeling con il medium.” 

Nick Law è un oceano che si percorre con un biglietto di sola andata. Salite sulla mia nave. Si parte.