Postato il Mer 12 Mar 2025 da in #ContinuityGiovaniLa vita del ClubThe Spark

The Spark of Maria Angela Mandica

Con l’arrivo della primavera sbocciano i fiori e ritornano le belle giornate, ma ritorna anche la nostra rubrica dedicata alla scintilla che ha dato vita alla passione per la creatività dei talenti Under 30.

Questo mese è dedicato a Maria Angela Mandica, Senior Art Director in Hello!

Maria Angela lascia la sua città – Reggio Calabria – per trasferirsi a Milano e conseguire così la Laurea Triennale in Graphic Design & Art Direction in NABA, per poi successivamente seguire un Master in Art Direction e Copywriting al Politecnico di Milano.

Questo è il suo Spark.

Che cosa ha acceso in te la passione per questo lavoro?

Tutto risale a quando ero più piccola. Ero una bambina molto impaziente e mia sorella, per intrattenermi durante le pause pubblicitarie in attesa che ricominciasse il film o il cartone animato che stavamo guardando, aveva inventato un gioco, che consisteva nell’indovinare il brand sponsorizzato dalle prime battute del TVC in onda. Essendo molto competitiva, mi soffermavo a studiare le pubblicità ad ogni passaggio, identificando i colori, i jingle e il linguaggio che veniva usato, così da poter sempre battere mia sorella al nostro gioco.

E questo mi riconduce al momento in cui è scoccata la vera scintilla.

Durante l’esame di Storia dell’Advertising al primo anno di NABA, grazie appunto al “gioco delle pubblicità” (come lo chiamavamo noi), mi ritrovai estremamente preparata sugli anni ’90, un momento amarcord che cominciò a pizzicare il mio interesse.

Ma ancor più cruciale fu il contributo del docente del corso, che in maniera appassionata e coinvolgente ci parlava di insight, idea, di soffermandosi su ogni singola campagna, ogni singolo Creativo. Rimasi colpita e affascinata dal pensiero creativo e dai suoi meccanismi, e per la prima volta pensai “è questo quello che voglio fare”.

Notai da subito che fra tutti i nomi dei creativi che avevano fatto la Storia, internazionali e non, il contingente femminile era quasi assente, come se non ci fosse posto per le donne in questo mondo. 

Allora iniziai a documentarmi e mi accorsi che le donne c’erano eccome e che, anche se con molta difficoltà, stavano riuscendo sempre di più ad arrivare a ricoprire ruoli di spicco, anche in Italia. Documentarmi mi è servito per accendere un motore ancora più forte che mi ha dato la spinta per continuare a perseguire questa strada.

Che cosa ti guida nella ricerca dell’eccellenza creativa? Cosa sogni di raggiungere?

Anche quando tutto sembra difficile, anche quando le giornate di lavoro diventano interminabili, arrendersi non è un’opzione. Con perseveranza cerco di tirare fuori sempre il meglio, mi documento in continuazione, tenendomi sempre informata sui nuovi progetti in ambito creativo, musicale, artistico e sui cambiamenti antropologici e sociali. 

Una campagna di successo è fatta di tutti questi ingredienti e, se ben studiata, può far muovere i pensieri e mostrare un altro punto di vista. Ed è quando arriva diretta a tutti che sai che funziona.

A me non interessa creare campagne solo per vendere, ma voglio raccontare il mondo in cui viviamo e innovare il canale comunicativo, facendo la differenza.