Non più madonne
Ufficialmente la campagna Fracomina racconta di voler infrangere i vecchi stereotipi che ingabbiano la condizione femminile in Italia.
Infatti accompagna i suoi annunci con un testo che proclama “woman evolution campaign”.
In realtà dà la sensazione di cercare più che altro lo scandaletto. Anche se le premesse per una comunicazione utile c’erano.
Ci sono mille nomi di donna. Perché proprio la madre e (forse) la moglie di Gesù?
Sono Maddalena, faccio la Escort e non sono una ragazza facile.
In che modo una escort può rappresentare un modello di evoluzione femminile oggi?
Non mi possono raccontare che escort in origine indicava una donna avvenente e di cultura che allietava le serate maschili, portando un tocco di femminilità senza necessariamente prostituirsi.
Quel ruolo, anche interpretato castamente, non ha mai rappresentato un modello di “woman evolution”. Sotto intendeva che a certe riunioni tra uomini più o meno di potere, il ruolo femminile poteva al massimo essere decorativo.
Poi, sempre della serie non raccontiamoci palle, oggi il termine escort indica “prostituta d’alto bordo”. Il nostro Primo Ministro è l’unico a ignorarlo. Ma già sappiamo quanto responsabilità e stress rendano distratta la nostra classe politica. C’è persino chi ignora di possedere immobili di pregio.
Sono Maria, non sono vergine ma ho una spiccata spiritualità.
Dal mio punto di vista personale, questo è il titolo più azzeccato nell’ambito del concept “woman evolution campaign”
Lo stereotipo “Madonna” ha contribuito non poco a ingessare il modello italiano di femminilità.
Per quanto riguarda il terzo soggetto, “Sono Monica, lavoro in politica e non vado a letto con nessuno”
trovo che sarebbe stato più opportuno il nome Mara, o altri (l’elenco è lungo) se si voleva mantenere un registro allusivo e al tempo stesso far riflettere sulla condizione femminile qui, nel nostro Paese.
La vicenda Monica Lewinsky è ormai lontana oltre a non essere paragonabile alla situazione “nostrana”.
Sarebbe anche stata una scelta più coraggiosa.
In generale ritengo che i tre soggetti in questione siano stati utilizzati proprio per innescare una polemica. La campagna comprende altre annunci, per esempio “Sono Emma ho tre figli e al lavoro comando io“.
Alemanno ha fatto togliere i poster da Roma. Non mi piacciono del tutto le motivazioni. Concordo per quanto riguarda il soggetto Maddalena, perché come ho già spiegato lo considero inopportuno.
Ma non sono d’accordo sul fatto che la campagna offenda il sentimento religioso (cattolico). Inoltre, se fossi una donna, non mi piacerebbe proprio questa motivazione.
Perché a mio parere il cattolicesimo è proprio una delle ragioni principali se non LA ragione della condizione femminile in Italia.
Anche lo Iap, Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, è intervenuto. Attendo le motivazioni, nella speranza che non si tiri fuori, anche in questa sede, la questione religiosa.
“Non più puttane, non più madonne, ma finalmente solo donne”, era uno degli slogan femministi negli anni ’70. Siamo ancora lì, dopo 40 anni.