

Riflessioni a cura delle Socie e dei Soci ADCI sui temi più disparati. Un’occasione per ascoltare punti di vista di professionisti del settore.
Come preannunciato nel post cosa può fare l’Adci per i giovani e viceversa
mercoledì 12 febbraio, tre generazioni di direttori creativi Soci Adci sono stati in Accademia, per un incontro durato circa due ore.
Oltre a me hanno partecipato Annamaria Testa, Matteo Maggiore, Mizio Ratti, Massimiliano Maria Longo, Nicola Lampugnani e Till Neuburg.
Credo che il nuovo Consiglio Direttivo (verrà scelto il 22 febbraio) dovrebbe
Scrive Bruno Stucchi:
Qualche giorno fa mi imbatto in un bando di concorso promosso dalla Fondazione Fitzcarraldo, realtà torinese attiva da anni nella promozione della cultura e dell’arte, e quindi apparentemente in possesso di tutte le credenziali di serietà e competenza che un designer vorrebbe trovare in un cliente o committente che sia. Il bando (che trovate qui) è relativo al progetto e sviluppo di Logo+Web graphics
Il commento di Alfredo Accatino al post a proposito di coglioneNo merita una risposta chiara quanto immediata.
Caro Alfredo Accatino,
ho spiegato all’inizio del mio post che le 2 operazioni (la tua petizione e #coglioneNo) non sono paragonibili. Le vedo in uno stesso solco.
Che il solco l’abbia tracciato tu è un pensiero un po’ egocentrico e molto da creativo vecchio stampo, devo proprio dirtelo.
Lasciamoci alle spalle
Niccolò Falsetti, Stefano De Marco e Alessandro Grespan, con i contenuti dell’operazione #coglione no, sono riusciti ad accendere il dibattito su una questione rilevante e utile per quella ampia comunità dei “creativi” che Alfredo Accattino, nella sua petizione, ha stimato intorno ai due milioni.
La questione è: le idée vanno pagate.
Non riguarda solo i giovani e non riguarda solo i creativi pubblicitari.
La petizione è arrivata
In Gran Bretagna cinema, televisione, musica, pubblicità e sviluppo software sono cresciuti dell’8,6%, e rappresentano il settore a maggior crescita, con 71 miliardi di sterline di fatturato e il 5,6% della forza lavoro inglese.
Il settore è una potenza economica, ha dichiarato il sottosegretario alla Cultura Maria Miller.
Il settore delle professioni creative va dallo sviluppo software alle attività museali. Ad esempio: