Postato il Mer 28 Apr 2021 da in IntervisteTransatlantic

TRANSATLANTIC: CROSSING KAREN KAPLAN’S OCEAN

Autore: Simone Nobili

La favola di Karen inizia dal primo gradino della scala del corporate advertising. La parola receptionist è scritta in rosso.

Karen sale lo scalino e posa il piede ma non per molto.  L’ambizione, il carattere ed il credere in se stessa la spingono in cima alla scala dove sventola il sogno Americano. 

Karen diventa Chairman e CEO della compagnia. Ma è la prima pagina della sua favola, non l’ultima.

Così, con una traiettoria a fionda. si ritrova catapultata tra le donne più potenti dell’advertising internazionale. 

La sua personalità rompe gli argini e tocca il cuore di tutti.  La sua ascesa ti ricorda che a guardare avanti c’è solo da guadagnarci.  Dobbiamo dire al passato di farsi da parte, di stare zitto e muto perché qui comanda il futuro.

Ad Age, AdWeek, Fortune, Forbes negli anni si sono rincorsi a celebrare questa donna dalla cadenza pacata, come un metronomo sopra un pianoforte che suona Bartok in un pomeriggio d’inverno.

Siamo a Boston ed è lei a dirigere una delle agenzie più quotate della East Coast e ad essere invitata a talk show da ogni parte dell’America.

Ma quando dice sì a Transatlantic lo fa con il sorriso tra le mani e ad ogni risposta mi ricorda che ha accettato il mio invito perché ama il suo lavoro, gli ha dato tanto ed è proprio questo “tanto” che vuole regalare alle nuove generazioni. 

Mentre parliamo mi viene in mente la canzone di Paul Simon “Bridge Over Troubled Water.” Le parole mi arrivano addosso portate dalla risacca delle onde di Karen.

Buona traversata.