Postato il Mer 26 Mag 2021 da in IntervisteTransatlantic

TRANSATLANTIC: CROSSING DAVID ANGELO’S OCEAN

by Simone Nobili


Indotto nell’Advertising Hall of Fame, David Angelo si porta dietro un passato blue collar, 7 fratelli, ingegno ed istinto di sopravvivenza.

Suo padre, comandante dei carri armati nella divisione dei Marines durante la Guerra di Corea, gli ha lasciato un’eredità che porta il nome di ‘inner scrappy’. 

È  l’arte di arrangiarsi, di voltare pagina, di reinventarsi, costruire, rialzarsi e costruire ancora. 

Nel 1999 David fonda l’agenzia David and Goliath, un nome che spacca l’advertising in due e si incunea tra la noia ed il sole della California.

Inizia un rapporto con il cliente Kia Motors che lo porterà a creare una serie di commercials per il Super Bowl che sono incollati agli annali come ventose.

Durante gli anni, David colleziona più di 400 Awards, tra Cannes, D&Ad and One Show, una miriade di medaglie, targhe e riconoscimenti. 

Sono metalli che hanno un peso nella sua carriera, ma è nel 2016 che si apre il capitolo più significativo, e David lo scrive di getto, con lo stomaco in rivolta e la penna spedita. 

Fonda “Today, I am brave”, l’associazione che serve come piattaforma creativa per tutte le cose che hanno bisogno di coraggio, come il sostegno per l’educazione dei bambini in Africa. 

Quando lo incontro in una virtual room che sa di confessionale, il self-made man mi si manifesta chiaro, con quelle botte di ottimismo che sono fuochi di artificio nel cielo spirituale degli antichi pionieri.

La sua parola cede il passo alla passione che cede il passo alla visione di un mondo come lo vorrebbe lui. 

È il mondo di David e Goliath, dove il piccolo sconfigge il grande, dove le misure si ribaltano ed i favoritismi non contano nulla.

Ho ancora tanto da imparare e oceani come quello di David ti fanno sentire fortunato.

Vado a vele spiegate, mi immergo nei fondali delle sue memorie, in apnea e senza perdermi un battito di cuore.

Fate la traversata con me.