Postato il Gio 7 Apr 2022 da in La vita del ClubMeta

Reel the Gap, i vincitori della prima edizione.


Si è conclusa a gennaio la prima edizione del premio Reel The Gap, il contest dedicato alla valorizzazione di corti 30” in formato verticale Reels Instagram ispirati alle tematiche della Diversity & Inclusion promosso da Meta in collaborazione con ADCI e aperto gratuitamente a soci e non soci del Club.

Le categorie in gara erano tre: Pride, Gender Gap e Ethnicity, e la Giuria, presieduta dal Presidente di ADCI Vicky Gitto e composta da esponenti di Meta, delle ONG partner e da soci ADCI, aveva a disposizione fino a tre Ori da assegnare. Ciascun Oro dava diritto a una sponsorizzazione Instagram Reels offerta da Meta.

Le tre associazioni onlus partner della prima edizione sono state Arcigay per Pride, Young Women Network  per Gender Gap e coNNGi per Ethnicity.

Nella categoria Pride patrocinata da Arcigay, il corto vincitore dell’Oro è il Reel “Filtri” – di ​​KleinRusso (Antonio Fatini, Simone Macciocchi, Nick Russo ed Elettra Filardo). Non sono stati assegnati né Argenti, né Bronzi. 

Frame tratto dal Reel “Filtri”, vincitore dell’Oro nella categoria Pride della prima edizione di Reel the Gap
Reel “Filtri”, vincitore dell’Oro nella categoria Pride della prima edizione di Reel the Gap

Nella categoria Gender Gap patrocinata da Young Women Network, per questa prima edizione non è stato attribuito nessun metallo da parte della Giuria, che non ha ritenuto nessuno dei Reels candidati una risposta convincente e impattante al brief condiviso. Questa categoria pertanto non vedrà nessun video sponsorizzato in questa prima edizione. 

Nella categoria Ethnicity, patrocinata da coNNGi, il Reel vincitore dell’Oro è “Liam” – di Mantra Mezcal (Filippo Pax, Francesca Sollecito, Fred Cavallini) con la partecipazione del talent Liam Lucci, mentre il Reel “The New Italian Stereotypes Challenge”– di Paolo Marella e Matteo Busti di Innocean Worldwide – si aggiudica l’Argento. Non è stato assegnato alcun Bronzo.

Frame tratto dal Reel “Liam”, vincitore dell’Oro nella categoria Ethnicity della prima edizione di Reel the Gap
Reel “Liam”, vincitore dell’Oro nella categoria Ethnicity della prima edizione di Reel the Gap

I creativi autori dei corti vincitori dell’Oro e degli altri Metalli verranno contattati da Meta e ADCI per i prossimi passaggi e per la consegna dell’attestato di vittoria. I Reels vincitori dell’Oro (“Liam” e “Filtri”) sono attualmente in lavorazione per ospitare in apertura il logo della ONG che patrocinerà il messaggio, per poi essere diffusi con sponsorizzazione Reels tramite i profili delle ONG stesse.

L’elenco dei Reels arrivati in shortlist è:

Shortlist Categoria Pride

  • “Occhio al futuro” – di Jasmine Atimosh
  • “LGBTQIA+: OTTIENE UNA DEFINIZIONE UFFICIALE. ????” – idea creativa di Fabio Montanini e voice over di Pierluca Mariti
  • “Filtri” – di KleinRusso, Antonio Fatini, Simone Macciocchi, Nick Russo ed Elettra Filardo

Shortlist Categoria Gender Gap

  • “Gloria” – concept e regia: Mantra Mezcal (Filippo Pascuzzi, Francesca Sollecito, Fred Cavallini); Testo: Gloria Sacchi; Voce narrante: Ilaria Silvestri

Shortlist Categoria Ethnicity

  • “Liam” – concept e regia: Mantra Mezcal (Filippo Pax, Francesca Sollecito, Fred Cavallini) con la partecipazione del talent Liam Lucci
  • “The New Italian Stereotypes Challenge” – Paolo Marella e Matteo Busti, Innocean Worldwide

Commenti dei vincitori

“Filtri” – di ​​KleinRusso

Siamo felici del risultato ottenuto e speriamo che un’idea così semplice e allo stesso tempo potente possa aiutare CIG Arcigay Milano nel proseguire il fantastico lavoro che svolge da anni.
Utilizzare i filtri nativi di Instagram per raccontare e mettere in evidenza una problematica purtroppo ancora attuale, dimostra come i social possano fare la differenza anche in positivo.
Ci teniamo infine a ringraziare Marcello Crisci, attore protagonista del corto, e tutto il team che ha preso parte al progetto.

Antonio Fatini, Simone Macciocchi Salerni, Nick Russo – KleinRusso

“Liam” – di Mantra Mezcal

Le scorse Olimpiadi hanno portato alla ribalta il concetto di “Ius soli sportivo”, ossia la cittadinanza data per meriti sportivi ad atleti nati o residenti in Italia da genitori stranieri.
Dietro questa operazione apparentemente innocua c’è però un concetto abbastanza paradossale: perché dei ragazzi (italiani, a tutti gli effetti) devono dimostrare di avere doti straordinarie per poter accedere alla cosa più ordinaria che esista, la cittadinanza, ovvero essere considerati uguali a tutti gli altri?
Se lo chiede Liam, il protagonista del nostro video, mentre gioca a basket e passa il tempo con gli amici nel campetto della sua città.
Lui si sente italiano e sa di essere integrato. Non perché è un campione, tutt’altro.
Perché è proprio come tutti noi…
Il dibattito sulla cittadinanza rivela quanto le nostre istituzioni e la dialettica politica siano proiettate nel passato, verso un mondo che non esiste più e siano completamente disconnesse da ciò che succede, davvero, in Italia.
In questo preciso momento nei campetti del nostro Paese giocano, scherzano, vivono ragazzi perfettamente integrati ma che per un pasticcio burocratico (figlio di giochi propagandistici tutt’altro che ingenui) sono costretti ad affrontare una serie infinita di ostacoli.
Il nostro protagonista non vuole attirare l’attenzione su sé stesso, al contrario. Il suo messaggio è destinato a tutti noi. Perché se ci fermiamo un attimo a pensare capiamo che ciò che ci unisce davvero tutti, ciò che ci rende uguali e più tolleranti sono le nostre debolezze, le nostre imperfezioni, il nostro essere umani.
Vogliamo il nostro protagonista, Liam Lucci, e tutto il cast: Alberto Bechis, Andrea Gatti, Alessandra La Malfa, Davide Perna e Zineb Hamdani.

Mantra Mezcal è un collettivo cinematografico indipendente, composto da Filippo Pax (autore e regista) Francesca Sollecito (producer e aiuto regia) e Fred Cavallini (regista e cinematographer).
Si occupa di branded content e contenuti narrativi originali con particolare attenzione ai temi sociali e di attualità.