Postato il Lun 28 Mar 2022 da in GiovaniGiovani LeoniLa vita del Club

Giovani Leoni – Comincia tutto da un primo ruggito

Allora, le cose sono due: o ti fidi subito, vai QUI e ti iscrivi ai Giovani Leoni senza nemmeno leggere quello che ti devo dire, oppure leggi un po’ qui sotto.

Ok, non ci giriamo troppo attorno: secondo te è una coincidenza che la maggior parte dei direttori creativi di oggi abbia iniziato la carriera vincendo i Giovani Leoni? Eh.

Visto che non dicevo panzane?

Ma per citare un monumentale Cesare Cadeo, “non dirmi subito di sì”.
Leggi prima le testimonianze dei nostri ex Giovani Leoni.
Se non ti convincono loro allora boh non lo so.

Vabbè cominciamo, va’.

Il primo ruggito di Valentina Amenta,
Giovane Leone nel 2008 e nel 2009.

Cominciamo con Valentina Amenta, ma probabilmente già la conosci. Perché magari le hai chiesto un colloquio, oppure perché hai già visto parecchi dei suoi lavori, o magari perché l’hai vista su un palco a ritirare un premio.

E sì, come avrai intuito la carriera di Valentina è partita da un primo, fortissimo ruggito fatto qualche anno fa, proprio ai Giovani Leoni.

Le abbiamo chiesto di raccontarci un po’ di quelle due fortunate esperienze (perché sì, li ha vinti due volte).

Ecco cosa ci ha detto.

Cosa significa vincere i GL per la carriera di un creativo?
Un grande boost per la propria autostima, per la carriera, e per la crescita creativa grazie alla competition degli Young Lions.

Quali sono i segreti per vincere?
Comprendere il brief, trovare un insight rilevante, avere una idea d’impatto
e una execution potente. Ma soprattutto divertirsi!

Come è cambiata la tua vita professionale dopo aver vinto i GL?
Sicuramente è stato un acceleratore. Dopo 2 anni sono diventata vice Direttore Creativo.

Il primo ruggito di Vicky Gitto.
Giovane Leone nel 1997
.

Su Vicky vabbè che te devo di’? Ci sono ottime probabilità che lui e i suoi lavori siano tra i motivi principali che ti hanno fatto venire voglia di fare questo lavoro. Ecco, anche Vicky ha iniziato dai Giovani Leoni e ora lavora in un posto di successo che porta il suo nome. Ah, ed è anche il presidente di ADCI. Diciamo che un pochino pochino di strada l’ha fatta. Ma guarda cosa ci ha detto.

Cosa significa vincere i GL per la carriera di un creativo?
Dopo aver sostenuto decine di colloqui, ho vinto la prima edizione dei Giovani Leoni e sono stato catapultato, da un giorno all’altro, nell’Agenzia dell’Anno. Un anno dopo ero in giro per il mondo sui set che non avrei mai immaginato di poter vivere e a ritirare i premi che non avrei mai pensato di poter vincere.

Quali sono i segreti per vincere? 
Credere di potercela fare! E poi aggiornamento, cultura, visione, velocità e precisione, per restituire un output creativo semplice e potente. 

Come è cambiata la tua vita professionale dopo aver vinto i GL?
Grazie ai Giovani Leoni la passione infinita per questo lavoro ha trovato il modo di esprimersi, ripagandomi con una vita professionale senza alcun rimpianto. 

Il primo ruggito di Giulia Ricciardi.
Giovane Leone 2019.

Cosa significa vincere i GL per la carriera di un creativo?
Significa avere accesso alla Young Lions competition, la più importante competizione al mondo per un giovane creativo senza un agenzia alle spalle e con solo sé stessi. È un’opportunità unica. Significa anche visibilità: è come avere la propria faccia su un ooh che dà sulle finestre di tutte le agenzie d’Italia. Significa anche firmare un lavoro che “è solo tuo”, per raccontare al mercato chi sei senza annegare nella solita lista di credits da due pagine.

Quali sono i segreti per vincere?
Per me sono stati la grande tecnica affinata negli anni e leggerezza dell’ultima chance. Ho vinto i GL nell’ultimo anno in cui ero candidabile 🙂 Per i giovani che stanno leggendo, la tecnica è questa qui: darsi dei tempi; provare più brief; cercare un’idea facile da eseguire in poco tempo; non andare in overthinking; distinguersi anche nell’esecuzione; rileggere il brief ogni tot; non portare le paure e i blocchi del lavoro di agenzia con sé; leggere il brief come un planner, come un creativo e un po’ (pochissimo) come un account; e la più importante: meglio fuori che safe.

Come è cambiata la tua vita professionale dopo aver vinto i GL?
In realtà se vinci solo i GL non cambia nulla. È partecipare ai GL che cambia la vita professionale. I GL richiedono e fanno sviluppare grande maturità lavorativa. Non hai un DC che ti sceglie la proposta migliore o che ti svolta l’idea. Devi imparare a fidarti solo di te stesso e del tuo partner e devi riuscire a gestire un brief intero dalla scelta dell’idea alla sua esecuzione, devi avere la lucidità di giudicare la tua idea e provare ad anticipare le critiche che potrebbero fare i giurati. È un modo interessante per crescere e provare davvero per la prima volta ad essere “direttori creativi di sé stessi”.

Il primo ruggito di Marco Tironi.
Giovane Leone nel 2011 e 2012.

Cosa significa vincere i GL per la carriera di un creativo?
È sicuramente qualcosa che ti cambia la percezione di questo mestiere.
Vivere Cannes in prima persona ti obbliga a confrontarti con i migliori creativi di tutto il mondo in una full immersion di 7 giorni.

Quali sono i segreti per vincere?
Più che segreti mi piacerebbe dare un paio di consigli. In Italia le giurie sono molto focalizzate sui brief e quindi bisogna rimanere nei paletti cercando però di cogliere gli angoli più inaspettati. Diverso è il discorso a Cannes, dove i giurati valutano i giovani leoni nel corso di sedute lunghe e faticose. Quindi spesso perdono il contatto con il brief in senso stretto e di conseguenza si può osare di più. Ovviamente in una competizione così breve è l’idea che vince, ma riuscire a portare delle esecuzioni con un buon craft può far decidere di scegliere l’uno o l’altro progetto.

Come è cambiata la tua vita professionale dopo aver vinto i GL?
Agli inizi di qualsiasi carriera l’insicurezza è un elemento presente in moltissimi creativi. In termini professionali una vittoria di questo tipo aumenta ovviamente l’autostima e la fiducia nei propri mezzi. Un altro effetto positivo è la visibilità data dal palcoscenico che si traduce in porte che magicamente si aprono.
Poi non è mai il premio a definire un bravo creativo ma la sua dedizione e voglia di stupire giorno dopo giorno.

Il primo ruggito di Lorenzo Picchiotti e Livio Basoli.
Giovani Leoni nel 2012.

Cosa significa vincere i GL per la carriera di un creativo?
Avete presente quel vostro compagno di scuola con la media del 9, che tutti erano convinti avrebbe conquistato il mondo e invece alla pizzata di reunion scopri che vive ancora con i genitori e non ha mai concluso niente? Ecco, dal giorno in cui vinci i Giovani Leoni inizi a convivere ogni giorno con il terrore di finire come lui. Ora che una giuria di tuoi pari ha deciso che sei uno dei creativi under 30 migliori del mondo, cerca di sopravvivere al peso schiacciante delle aspettative, mentre vivi ogni brief come una nuova possibilità per dimostrare a tutti che non è stato un colpo di fortuna, che davvero vali qualcosa. La buona notizia è che questo terrore ti può essere utile.

Quali sono i segreti per vincere?
Prenderla molto seriamente. E divertirsi. Ai GL, ogni anno, ci sono un sacco di creativi che, liberi finalmente dalla schiavitù della direzione creativa, si innamorano della prima idea che viene e si buttano su quella. Ogni anno ce ne sono altri che si bloccano, rimuginano per 21 ore e poi scelgono l’idea peggiore delle 86 che avevano buttato giù. Il primo approccio non è serio. Il secondo non è divertente. Trovate l’equilibrio tra queste due cose, e avete una possibilità di vincere.

Come è cambiata la vostra vita professionale dopo aver vinto i GL? 
Improvvisamente tutti sapevano chi eravamo. Avremmo potuto fare colloqui ovunque, se avessimo voluto. Però il vero cambiamento, il più importante, è avvenuto nella nostra testa. Avevamo ancora molto da dimostrare ma, per la prima volta, avevamo la prova che forse le capacità per farlo non ci mancavano. E quel briciolo di sicurezza, mista ad ambizione, ha influenzato tutte le scelte che abbiamo fatto e come abbiamo lavorato da quel momento in poi.

Insomma, mi pare abbastanza chiaro che comincia tutto da un primo ruggito.

Fai sentire il tuo. Partecipa ai Giovani Leoni. E fallo qui