The importance of being Enzo
È chiaro che tra Ponte del 2 Giugno, finale di Champions League e rientro sull’orbe terracqueo di Samantha Cristoforetti ci siamo lasciati un po’ distrarre dal corso degli eventi. Siamo esseri umani anche noi, del resto. Però vanno assolutamente dette alcune cose, che per comodità generale ho inserito in un pratico elenco:
1) Il primo Venerdì di Enzo del 29 Maggio è stato davvero un successo. Come già anticipato, i biglietti sono andati esauriti in poche ore, il che ci ha riempito di gioia, orgoglio, euforia e una ritrovata fiducia nel genere umano e nel meraviglioso disegno del cosmo che non provavamo più dai tempi del rigore di Grosso. Per dirne una: nel 2007 Barbra Streisand dovette annullare il concerto al Flaminio perché quasi nessuno aveva comprato i biglietti.
2) Stima, lodi, onori, benedizioni e gloria imperitura dovranno essere tributati per i prossimi 127 anni ai magnifici creativi senior che hanno donato tre preziose ore della loro carriera acciocché l’evento si concretizzasse nella sua forma migliore: Valerio Le Moli, Livio Basoli, Lorenzo Picchiotti e Fabio Pedroni.
3) Ho avuto il piacere di chiacchierare con alcuni ragazzi, molto bravi, e ho imparato un sacco di cose interessanti. Per dirne una: Francesco Mollo tempo fa ha sconfitto un turco in una gara a chi mangiava più peperoncini. Averlo saputo mi ha donato una nuova consapevolezza sul senso della vita.
4) E ora cosa succederà? C’è una notizia buona e una cattiva. Partiamo da quella cattiva: purtroppo il Venerdì di Enzo non sarà un appuntamento bimestrale, come inizialmente ipotizzato. Non c’era un modo più delicato di dirlo, ahimé.
Passiamo alla notizia buona: il Venerdì di Enzo è andato talmente bene che diventerà un appuntamento pressoché mensile. Siamo già al lavoro sulla seconda data, che sarà presto. Molto presto. Perché questo pressappochismo, nonostante tutto? Perché sì. Ma abbiate fiducia.
5) E ora, qualche highlight della serata.