Nella precarietà si può vincere, ma bisogna volerlo.
Come promesso, stasera saremo in diretta web, a partire dalle ore 20.15, con l’Avvocato Massimo Laratro, di San Precario. Il canale è QUI
L’obiettivo non è solo fornire uno strumento legale ai colleghi che potrebbero averne bisogno.
Spero che questo incontro serva a far comprendere che i “precarizzatori” esistono soprattutto grazie alla nostra condiscendenza.
Come sempre, vi sarà possibile partecipare anche in chat. Potrete accedere direttamente, attraverso il vostro profilo facebook, o registrarvi con un nickname.
Vi lascio con un breve scritto che l’Avvocato Laratro mi ha inviato come “trailer”.
Come molti di Voi sanno il punto San Precario Milano offre un servizio legale in favore di tutte le precarie ed i precari che invocano l’aiuto del Santo.
Il servizio legale è certamente un servizio molto importante, in quanto permette a tutti coloro che non possono rivolgersi ad un legale e che non ricevono il dovuto sostegno dai sindacati di far valere i loro diritti.
In altre parole, permette a coloro che si trovano in quella zona grigia detta anche zona precaria di muovere un primo passo contro la precarietà.
Ciò che tuttavia ci preme sottolineare è che l’azione legale non è determinante e non lo è stata neanche nelle vertenze che San San Precario ha concluso vittoriosamente.
Queste vertenze ancor prima di trovare soddisfazione nei tribunali vengono vinte nella pratica che viene imposta alle aziende
Quello che realmente contraddistingue il nostro intervento nella precariertà sia come legali sia come attivisti è quindi la ricerca continua di trasformare la sacrosanta voglia di giustizia in partecipazione e cospirazione, mezzi necessari per rompere il meccanismo di fidelizzazione/sfruttamento che la precarietà impone.
Il nostro intervento è quindi principalmente comunicazione ed azione.
Comunicazione è intesa, in primo luogo, come nuova narrazione della nostra condizione sociale. Nella precarietà si può vincere, ma bisogna volerlo.
In questo modo si può, quindi abbattere, il racconto della sfiga quale modello di narrazione che ci viene imposto da coloro che non conoscono la condizione precaria e precari non sono.
I precarizzatori o Vampiri sociali vincono perchè hanno vinto culturalmente ancor prima che sui posti di lavoro.