La creatività che cura: il lavoro di Claudio Carbone e Mirko Visi scelto da Medici del Mondo dopo i Giovani Leoni 2025
Quando creatività e impegno sociale si incontrano, nascono progetti capaci di lasciare un segno.

È ciò che è accaduto a Claudio Carbone e Mirko Visi, coppia creativa dell’agenzia integrata JETS (Milano, Empoli, Firenze), che dopo aver partecipato ai Giovani Leoni 2025 sono stati scelti da Medici del Mondo per trasformare la loro idea in una campagna reale.
Li abbiamo intervistati per scoprire chi sono, come lavorano e cosa ha significato per loro trasformare un’idea nata in 24 ore in una campagna che può davvero aiutare qualcuno.
Chi siete e cosa fate nella vita?
«Siamo una coppia creativa dell’agenzia di comunicazione integrata JETS con sedi a Milano, Empoli e Firenze (Claudio Carbone: Copywriter, Mirko Visi: Art Director).
Siamo due inguaribili romantici: crediamo a cose a cui i grandi non dovrebbero credere più da un pezzo e ad altre alle quali persino i bambini faticano a credere.»
Perché avete partecipato proprio a questo brief dei Giovani Leoni?
«Abbiamo scelto il brief di Medici del Mondo perché rappresentava l’essenza di ciò in cui crediamo: una pubblicità capace di fare del bene, di muovere coscienze e di sostenere cause concrete.
Per noi, la creatività è più di un esercizio stilistico: è uno strumento per dare valore alle persone e per trasformare un’idea in un gesto utile.
Partecipare significava misurare la nostra capacità di farlo davvero.»
Cosa avete provato quando ADCI vi ha ricontattato per realizzare davvero la campagna?
«Ricevere quella chiamata è stato un segnale forte.
In un settore dove le idee spesso restano sulla carta, vedere la propria diventare reale è la conferma che la creatività può farsi azione.
Quando un’idea funziona, non si limita a parlare: smuove, ispira, genera movimento. E questa volta è successo.»
È più complesso creare un’idea per una campagna in 24 ore o realizzarla davvero?
«Il limite delle 24 ore può essere un deterrente come un incentivo: non hai spazio per rimandare o temporeggiare. Il tempo scorre, l’adrenalina si alza, le idee prendono il volo.
Il problema è proprio riconvincerle a mettersi a terra una volta lanciate: alcune si impermalosiscono e non vogliono scendere a compromessi e capitombolano in un disastro.
Altre, invece, vanno accompagnate, aggiustandone la rotta nella discesa per un impatto all’altezza del loro volo.»
Cosa avete imparato da Medici del Mondo e dalle persone che vi lavorano?
«Abbiamo conosciuto persone che vivono il proprio lavoro come una missione, non come una professione.
Medici del Mondo ci ha ricordato che il cambiamento nasce da chi sceglie di mettersi in gioco ogni giorno, con dedizione e umanità.
Collaborare con loro ci ha insegnato quanto la passione possa trasformarsi in impatto concreto.»
Perché le persone dovrebbero cliccare e donare in questo periodo?
«Viviamo un’epoca in cui è facile distrarsi, anche dalle promesse che facciamo a noi stessi — come quella di essere solidali.
Con la nostra campagna abbiamo voluto risvegliare questa consapevolezza, parlando proprio a chi tende a “restare spettatore”.
Donare non è solo un gesto economico, ma un modo per rimettere al centro le priorità e sentirsi parte di un cambiamento reale.»
Parteciperete anche ai Giovani Leoni l’anno prossimo? Con quale spirito?
«Non c’è dubbio: i Giovani Leoni sono una sfida creativa che ci diverte sempre molto e che, come in questo caso, regala grandi soddisfazioni.»
“«L’idea creativa di Claudio e Mirko ci ha colpito fin da subito, e per questo abbiamo scelto di trasformarla in una vera campagna di raccolta fondi, capace di stimolare la riflessione sui bisogni di chi vive in contesti difficili. Il loro entusiasmo è stato contagioso e collaborare insieme è stato estremamente stimolante. Un ringraziamento speciale va all’ADCI per averci coinvolto nel progetto Giovani Leoni e per averci dato l’opportunità di sottoporre il nostro brief a tanti giovani talenti dell’industria creativa.» commenta Daniela Biffi, Head of Communications Medici del Mondo.
La storia di Claudio e Mirko dimostra che la creatività, quando incontra un obiettivo concreto e umano, può diventare un vero strumento di cambiamento.
La loro campagna per Medici del Mondo non è solo il risultato di un concorso vinto, ma la prova che un’idea — nata in 24 ore — può arrivare lontano, fino a trasformarsi in un gesto che fa bene davvero.
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