IF! FESTIVAL, Day 1

Questa sera è finalmente iniziata la quarta edizione di IF! Italian Festival, il festival dedicato alla creatività in Italia.

Come da tradizione, la serata inizia con la Welcome Ceremony, condotta dall’immancabile Lele Sacchi. Sul palco salgono Emanuele Nenna (Presidente ASSOCOM, Comitato Organizzatore e Responsabile Contenuti IF!), Davide Boscacci (Comitato Organizzatore e Responsabile Contenuti IF!) e Paola Marazzini (Agency & Strategic Clients Director di Google Italia).

Nenna conferma la propria soddisfazione per il programma di questa quarta edizione, un programma forte e ricchissimo, e condivide con il pubblico il proprio desiderio: realizzare la migliore edizione di sempre.

La parola passa quindi a Boscacci, che presenta il tema di quest’anno. L’argomento, esordisce, è sempre lo stesso, la creatività, ma ogni anno viene definito in un modo diverso. Quest’anno si parla di sovversione, un termine più violento. C’è bisogno di più “violenza creativa” oggi, per superare il periodo di piattezza culturale degli ultimi anni. Si parla di rovesciare la visuale, ribaltare il paradigma, sovvertire le regole. Boscacci invita quindi i creativi italiani a tornare a guardare le cose in modo più laterale, trasgredire, innovare e divertirsi un po’ di più.

Infine Paola Marazzini celebra il connubio tra il mondo della creatività e la tecnologia, in quanto capace di creare percorsi virtuosi. Grazie a tecnologie sempre più avanzate e dati sempre più precisi, i creativi hanno una potente fonte d’ispirazione, così come i brand hanno la possibilità di realizzare una comunicazione sempre più rilevante per i propri consumatori.

Chiusa la Welcome Ceremony, è il turno del primo ospite della serata, Sam Baron (Direttore di Fabrica, il laboratorio creativo di Benetton). Il suo compito questa sera? Spiegare al pubblico cosa è la creatività.

Per fare ciò, Baron racconta una sfida che ha affrontato con i designer di Fabrica, un progetto commissionato dal curatore del museo Grand-Hornu Images di Boussu, in Belgio.

Si tratta dell’esposizione Objet Préféré. Da una collaborazione tra i designer di Fabrica e il personale del museo (artigiani, tecnici, carpentieri, verniciatori, contabili e così via) sono nati 15 mobili originali, il cui design è strettamente connesso all’oggetto preferito di ogni dipendente del museo. Tra le opere troverete per esempio un armadio con un cassetto nascosto, destinato a una spazzola per capelli che una dipendente ha ricevuto dalla madre e custodisce gelosamente. Oppure un armadietto da spogliatoio con una particolarità: una nicchia destinata a un album fotografico di famiglia, l’oggetto preferito di un dipendente pentito di aver dedicato troppo tempo al lavoro e al calcio e troppo poco ai propri figli.

 

Come è potuto nascere questo progetto? Grazie al processo creativo, che secondo Baron si sviluppa attraverso più elementi chiave: inspiration, idea, concept, team, exchange, process, try, questions, talk, impulse, leader, people, work, communication, identity, reality e infine dream.

L’ultimo intervento nella sala Dome del Parenti è di Vicky Gitto (Presidente ADCI) e Andrea Stillacci (Presidente ADCI Awards 2017). Il nostro Presidente conferma la direzione intrapresa dal club: apertura. Apertura alle collaborazioni con altre associazioni, apertura ai professionisti esterni al mondo della pubblicità e apertura al territorio italiano.

Stillacci, Fondatore e Presidente del gruppo indipendente francese Herezie, commenta con parole incoraggianti le giurie e i lavori visionati. Rispetto alla sua ultima visita, Stillacci ha ritrovato un’Italia cambiata, rinnovata, con giurati preparati e lavori più maturi.

Diciamolo chiaramente. Con IF! Festival l’eccellenza creativa torna sul palco e torna a parlare. Si prospettano altri due giorni straordinari, quindi mollate tutto ciò che state facendo e venite al Teatro Franco Parenti di Milano. Lasciate che IF! Festival rovesci la vostra visione e capovolga ogni paradigma.

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