From Print to AI

Lo stato dell’arte sull’intelligenza artificiale all’interno del talk ai Graphic Days 2023 a Torino. 

_{Giuliano Ambrosio, Davide Boscacci, Francesca Corbia, Francesco Martini, Serena Fasano}

A Torino si è appena conclusa l’edizione 2023 dei Graphic Days e anche ADCI, insieme ad UNA, Aziende della Comunicazione Unite, è intervenuta per la prima volta all’interno della manifestazione mercoledì 10 maggio, con un talk dedicato al tema del momento: l’intelligenza artificiale. 

Un argomento che ha acceso l’attenzione sia di chi fa advertising oggi sia di chi si occupa di stampa e visual art come i protagonisti della manifestazione torinese.

Durante il panel dal titolo “From Print to AI”, abbiamo contestualizzato e analizzato la rivoluzione tecnologica in cui tutti siamo artefici e testimoni, e che negli ultimi anni ha portato l’AI a crescere in maniera rapida ed esponenziale, diventando uno strumento alla portata di tutti e utilizzato in molti campi, non solo quello creativo. 

Nel corso del talk abbiamo potuto ascoltare diversi punti di vista: dal sentimento di paura misto a curiosità che pervade in modo naturale chi è travolto da un grande cambiamento, ma al tempo stesso vuole dominarlo, passando per le professioni che potrebbero sparire, e che in questo momento sono già in sciopero contro l’AI. 

«L’ AI ci obbliga a ridefinire cosa significa avere un’idea, cosa fa la differenza rispetto a ciò che anche una macchina può “pensare”. Di sicuro ci costringerà ad alzare il livello, fino a un punto in cui intere categorie professionali si estingueranno.» sottolinea Francesco Martini Local Ambassador ADCI Piemonte.

In questo fermento però, in contrapposizione ad un mestiere in pericolo di estinzione, assistiamo alla crescita di nuovi ruoli, come quello del prompt designer.

Abbiamo parlato di come educare l’intelligenza artificiale, perché fa notare Alessandro Demicheli Local Ambassador ADCI Piemonte: «L’AI può fornire delle basi su cui lavorare, può aiutare a trovare nuovi stimoli, ma va educata e siamo noi a plasmarla».

La responsabilità è quindi sempre nostra per ora, e vale anche per il bisogno di tutela sui temi della privacy, dell’etica del lavoro e della proprietà intellettuale delle opere che vengono prodotte. 

Questo scambio di opinioni è stato possibile solo grazie all’intelligenza e alla sensibilità tipica degli esseri umani, dei nostri relatori: Giuliano Ambrosio Innovation Director Ribelli, Davide Boscacci Chief Creative Officer Accenture Song Italy, Francesca Corbia Brand Strategist TBWA, Serena Fasano Partner e Client Director Instant Love, Francesco Guerrera Chief Creative Officer Different, Francesco Martini Executive Creative Director Leo Burnett Italia, Elisa Seitzinger Illustratrice e Visual Artist e con il supporto di Michele Cornetto Rappresentante Consulte Territoriali UNA.

Durante la serata abbiamo potuto osservare live, la velocità e i diversi stili con cui uno dei più noti programmi di illustrazione con AI, genera immagini se sapientemente guidato. 

Sul palco infatti è intervenuto l’AI Artist Guido Callegari Digital Art Director OutNow/AICC Founder/Member, e possiamo confermare che si, è l’idea a guidare, sempre. 

In conclusione, Stefania Siani ha condiviso una riflessione aperta sul futuro della nostra intelligenza e su quella delle nuove generazioni, ingaggiando così i presenti sul tema dell’apprendimento, sull’importanza formativa dell’educazione analogica rispetto all’AI e sul ruolo di questa tecnologia nel percorso di crescita. 

Come tutte le rivoluzioni, durante non c’è tempo per le conclusioni, serve ascolto e intelligenza, per capire il contesto, ma siamo certi che una cosa fa e farà sempre la differenza, secondo Francesco Guerrera: «Non puoi chiedere a una macchina di sbagliare. Ma è dagli errori e dai confronti che nascono le grandi idee».

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