Postato il Ven 2 Ott 2020 da in La vita del Club

EQUAL IS CALLING.

Di Stefania Siani

Equal is calling.  Siamo giunti ormai alla quarta edizione del Premio e siamo pronti oggi a ripercorrere una storia bellissima che ha visto protagonisti istituzioni, clienti investitori e agenzie creative, uniti dal comune desiderio di evolvere le rappresentazioni verso l’uguaglianza.

Questa storia comincia nel 2017 sotto il segno del patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati e del Comune di Milano.

Nell’anno della fondazione di Equal abbiamo focalizzato la nostra attenzione al tema della rappresentazione di genere.

Ricordo con grande emozione la nostra prima giuria quando abbiamo mappato, grazie alle iscrizioni e alle segnalazioni emerse durante gli ADCI awards, decine di campagne che iniziavano a tematizzare sui media la necessità di evolvere i codici di rappresentazione dell’uomo e della donna.

Risultò vincitore indesit  con il progetto #doittogheter: un brand importante e di dimensione globale aveva deciso di investire importanti budget per contribuire al superamento del gender gap domestico. Un brand che ha scelto la via della purpose driven creativity, per promuovere una cultura dell’uguaglianza nella gestione domestica e familiare.

Nel 2018 abbiamo ampliato i confini del nostro premio. Abbiamo riflettuto a lungo sul potere della rappresentazione come riconoscimento culturale e sociale. Abbiamo assistito per anni nel nostro lavoro a sotto-rappresentazioni e discriminazioni determinate da appartenenza etnica, disabilità, malattia, età anagrafica. Equal si è evoluto verso l’inclusione di tutti questi temi. Nel corso della seconda edizione le campagne iscritte erano più che raddoppiate e abbiamo potuto toccare con mano come i brand e le agenzie stessero lavorando seriamente per entrare in una nuova era. Inclusiva, aperta, valoriale. Il 2018, dolorosamente segnato da un’impennata sui casi di violenza e femminicidio è l’anno della vittoria della campagna IKEA-THE ROOM. Una serie di menzioni speciali vengono attribuite a progetti che toccano i temi di inclusione etnica e di sdoganamento mediatico della libertà di orientamento sessuale. Nel 2018, in particolare, monitoriamo come il Pride abbia generato un fortissimo coinvolgimento dei brand generando di conseguenza molti progetti di grande impatto sul tema.

Il 2019 vede un ulteriore incremento della partecipazione e delle iscrizioni. Abbiamo scelto di soffermare la nostra attenzione sul tema dell’inclusione etnica. Nell’anno caratterizzato da un contesto politico sovranista che ha generato un’impennata di intolleranza e razzismo vince la campagna BUU (Brothers Universally United) dell’Inter.

Equal è molto più di un premio: è un progetto culturale che ha radunato alcune tra le più importanti istituzioni e menti italiane per confrontarsi con urgenza sulla necessità di una comunicazione più evoluta. Dalla Sala Alessi del Comune di Milano passando per articoli e interviste esclusive in cui abbiamo coinvolto investitori, filosofi, artisti, giornalisti non ci siamo mai fermati.

Siamo pronti all’edizione 2020.

Una grande giuria presieduta da Vicky Gitto, presidente dell’Art Director’s Club italiano è pronta a confrontarsi con i lavori di un anno che ha fatto di tutto per passare alla storia. 

Un anno il 2020 che più di ogni altro ha messo al centro la necessità di un ripensamento valoriale.

Aspettiamo i vostri lavori e le vostre segnalazioni.

Il vincitore sarà annunciato il 14 Novembre nel corso della serata di premiazione degli ADCI AWARDS.

Scopri di più QUI.