“Dalla crisi del settore si esce investendo sulla qualità” – Adci Awards: Mauro Gatti e la sua Giuria.
Da chi è composta la tua giuria e con quale criterio/i hai scelto la tua squadra?
– davide saraceno
– max galli
– piero frescobaldi
– domenico manno
– laura sordi
– giuseppe bizzarro
– gabriele vinci
– manuel musilli
– giulio nadotti
– fabio pedroni
Il criterio di selezione principale è stato quello di coinvolgere professionisti che da anni lavorano nel digital e che provengono da ambienti diversi, dalla grande agenzia alla piccola realtà.
Molti di loro sono alla prima esperienza in un evento di questo tipo, altri hanno al loro attivo diverse esperienze anche internazionali e sono sicuro che si creerà un interessante dibattito costruttivo.
In ultimo ho cercato anche di creare una giuria con un buon mix anagrafico per dare un punto di vista giovane ed attuale ad una categoria sempre in continuo rinnnovamento come quella digital.
Quali indicazioni darai ai componenti della tua giuria nel valutare i lavori iscritti?
Tutti noi quotidianamente giudichiamo con schiettezza e sincerità i lavori di altri che vediamo su Internet, ecco io chiederò ai giurati di essere spontanei nello stesso modo in cui lo sono tutti i giorni.
Perché hai accettato di fare il Presidente di giuria?
Rimando la risposta al mio articolo di auto-benvenuto pubblicato sul blog dell’ADCI 🙂
Perché i creativi dovrebbero iscrivere i lavori agli adci awards?
Perchè gli ADCI Awards devono ritornare ad essere, anche e soprattutto nella categoria Digital, un premio di cui essere fieri e che ci rappresenti all’estero.
Per questo anche le piccole realtà digitali che tanto fanno ogni giorno per tenere alto il livello qualitativo italiano devono iscrivere i loro lavori, per una chance di vincere e dare un esempio a chi vuole cominciare questa professione.
In un momento di crisi come questo perché è secondo te importante battersi per la qualità dei lavori?
Perchè dalla crisi nel settore della comunicazione si esce investendo sulla qualità. E per avere la qualità bisogna investire sulle persone.
Non bisogna attendere un miracolo ma cominciare un processo di formazione e valorizzazione (e non svalutazione) di tutti i professionisti della nostra categoria.