Una parola sconveniente: povertà.
È stato presentato ieri l’annuale rapporto povertà Caritas-Zancan.
Qualche flash:
-gli italiani in situazione di povertà relativa sono 8 milioni e 272 mila, equivalenti al 13,8% dell’intera popolazione
-le persone impoverite, in caduta verso condizioni peggiori, secondo i dati Eurostat sono pari al 25% della popolazione italiana
-su 16 milioni di pensioni Inps, erogate nel 2010, il 50% era costituito da assegni mensili inferiori a 500 euro
-a parità di livello, le donne guadagnano il 16,8% in meno rispetto ai colleghi maschi;
-in Italia lavorano il 47% delle donne (60% in Francia);
-dopo la nascita del primo figlio, 20 donne su 100 o vengono licenziate o si dimettono
“andate e moltiplicatevi” è oramai un tentato suicidio economico. Risultano infatti povere:
-il 9,8% delle famiglie con un figlio
-il 15,6% delle famiglie con 2 figli
-il 27,4% delle famiglie con 3 o più figli
Potete scaricare l’intero rapporto presso Caritas Italiana
I dati Caritas non sono dovuti al diffondersi di un neo ascetismo italiano.
Secondo quanto riportato dal report Nielsen eFinance, sempre ieri, cresce il tempo dedicato a informarsi su prodotti o servizi finanziari e a gestire il proprio denaro. A giugno 2011 gli italiani hanno trascorso sui siti bancari quasi 500 milioni di minuti, il 47% in più rispetto al pari periodo dello scorso anno.