Postato il Gio 2 Feb 2023 da in #ContinuityGiovaniThe Spark

The Spark of Massimo D’Arienzo

The Spark presenta l’intervista a Massimo D’Arienzo, Art Director in M&C Saatchi. Massimo condivide con noi la sua scintilla, ovvero che cosa ha acceso in lui l’amore per questo mestiere.

Massimo D'Arienzo, copywriter e socio under 30 ADCI
Massimo D’Arienzo, Art Director

Raccontaci di te

Ciao! Sono Massimo D’Arienzo, Art Director in M&C Saatchi.

Ho iniziato il mio percorso frequentando l’Istituto Europeo di Design, dove ho incontrato persone e professionisti che mi hanno ispirato, fatto sognare e trasformato da un semplice appassionato a un professionista pronto per il mondo del lavoro.

Che cosa ha acceso la passione per questo lavoro? Se anche “ce l’hai da sempre”, quale episodio, progetto o personaggio ha contribuito ad accendere in te l’ambizione al miglioramento continuo?

La mia passione nasce molti anni prima dello IED, quando ero in seconda superiore: durante un momento di confusione riguardo il mio futuro, la professoressa di chimica mi disse: “sei una persona creativa, prova a fare grafica e comunicazione”.

Così ho iniziato questo percorso e me ne sono subito innamorato. Sentivo di aver trovato la cosa giusta per me, mi interessava, mi portava a volerne saperne sempre di più e a fare meglio ogni giorno.

Mi ricordo uno dei primi giorni, lezione di scontorno, forse una delle cose più noiose al mondo, ma scontornando il logo di Coca-Cola ho realizzato che mi bastava un computer e alcuni piccoli strumenti per poter creare “qualsiasi” cosa.

Però, la cosa che mi fece dire definitivamente “io voglio fare questo” è stata quando ho scoperto la potenza della comunicazione. Stavo preparando una ricerca sulla storia della comunicazione di Coca-Cola, e tra le tante campagne che mi colpirono ci fu la campagna di natale del 1931. Questa campagna aveva come protagonista babbo natale vestito di rosso, cosa che oggi è normalissima, ma prima di allora, nell’immaginario collettivo Babbo Natale era vestito di verde. Coca-Cola, grazie a questa pubblicità e ad altre negli anni successivi, è riuscita a cambiare l’immaginario di un intero mondo. Pazzesco.

Che cosa ti guida nella ricerca dell’eccellenza creativa? Cosa sogni di raggiungere?

La potenza della comunicazione, è questa consapevolezza che mi ha fatto appassionare a questo lavoro, che mi ha fatto innamorare dei più famosi spot di Apple, di Nike e di Nutella, delle stampe di McDonalds, Tabasco e Durex che vedevo su Pinterest, delle serie tv e film come “MadMan” o “What women want” e che ogni giorno mi spinge a dare il meglio e a sognare sempre più in grande.

Insieme a questa consapevolezza, il bisogno e la voglia di migliorarsi mi è data dai modelli che ho avuto durante il mio percorso, a partire dalla professoressa di chimica, fino ad arrivare ai grandi professionisti con cui lavoro oggi.

Perché la passione, è solo il punto di partenza.

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