ADC*E 2012: Grand Prix e Amir Kassaei nuovo Presidente
Si è appena concluso anche l’ADC*E Award 2012. Qua sopra vedete il Grand Prix: il commercial “Bear”, per Canal+, dell’agenzia BETC.
Bel commercial, niente da dire. Eppure, mi lascia l’amaro in bocca che nel 2012 il Grand Prix ADC*E vada ad un “semplice” spot TV.
Voglio dire: nell’epoca delle narrazione multi-piattaforma, della geek advertising, delle idee cross media, dei Titanium, il Grand Prix va a uno story-telling tradizionale che oltretutto utilizza meccanismi narrativi altrettanto tradizionali (short story con elemento enigmatico svelato dal prodotto alla fine: ricordate lo splendido Power of Wind, Oro a Cannes 2007?).
Mi lascia perplesso. Molto meglio il Grand Prix dell’anno scorso, Dortmund Milk, e, soprattutto, molto meglio il Grand Prix italiano, che racchiude in sé un modo di fare story-telling più intrigante, multi-sfaccettato, e aperto a quello che è il futuro presente del nostro mestiere.
Confido che il nuovo presidente ADC*E, appena nominato, sappia costruire una visione più “contemporanea” del premio che dovrebbe essere il “premio dei premi” summa di tutti gli art director club europei. Si tratta di Amir Kassaei che, fresco di promozione a Chief Creative Officer DDB Worldwide, nell’ultimo ADCE Board meeting è stato eletto nuovo ADCE President, succedendo così a Franco Moretti.
Nato in Iran, cresciuto in Austria, Amir ha studiato in Francia e si è trasferito in Germania nel 1997, dove ha iniziato a lavorare in pubblicità prima come Account Manager e poi come Strategic Planner, per passare in seguito al reparto creativo come Art Director e Designer in agenzie come TBWA, Barci & Partner and Springer & Jacoby. Proprio in Springer & Jacoby, Amir ha fatto esperienza anche come Copywriter, posizione da cui ha fatto il salto a Creative Director e infine a Executive Creative Director per Mercedes-Benz global. E’ uno dei creativi più premiati al mondo, avendo vinto, assieme ai suoi team di lavoro, oltre 4000 premi nazionali e internazionali, tra cui oltre 60 leoni a Cannes. Con un palmares e un CV così impressionanti, siamo sicuri che non gli mancherà proprio una visione contemporanea dell’advertising