Ciao, Ago.
Lunedì è morto Agostino Reggio, un grande art director. Spero di fare la cosa giusta e di non violare la privacy di nessuno se, per ricordarlo, pubblico qui tutti i commenti comparsi a caldo nella adci list, quando si è diffusa la notizia.
Del suo mestiere diceva: l’art director è un tizio col cuore pieno di
giocattoli.
E diceva di sé, citando Totò: sono un adulto minorenne.
Ciao adulto minorenne, mi manchi. (paolo del bravo)
Ogni volta che si presenta da me un giovane aspirante pubblicitario con il master in Nulla Academy, ignorante come una capra, non posso fare a meno di pensare che Agostino aveva fatto solo la terza media ma aveva una cultura visiva enorme, divorava un libro dietro l’altro e ha continuato a dipingere cose molto belle fino a qualche giorno fa. E’ stato un privilegio, per me, lavorare con lui. E ancora di più essere suo amico. (sandro baldoni)
Stanotte t’ho sognato Ago.
Macchine volanti che erano Cadillac degli anni ’50 venivano a prenderti. In un cortile coperto di glicine. Servivano un rinfresco uomini e donne di colore e la musica era anni 50. Soprattutto ho abbracciato stretta stretta Letizia. Evidentemente ora sei un Art Director dei sogni. (miriam bianchi)
Ho conosciuto Agostino molti anni or sono.
Più di una volta abbiamo speso qualche minuto a scandagliare i nostri alberi genealogici per vedere se qualche ramo si intrecciasse da qualche parte, ma senza successo.
Secondo me ci siamo nascosti l’un l’altro.
Ora, guardando indietro a tutti quegli anni trascorsi a scarabocchiare, ognuno per conto suo, mi sembra che siamo parenti di pennarello.
Un saluto di cuore (Pantone Warm Red)
Peppe (giuseppe reggio)
Straconfusa anch io piena di ricordi e un abbraccio lungo lungo…a te agostino…(renata prevost)
Se n’è andato un altro bravo ragazzo, Agostino Reggio. Dire che sono costernato è troppo poco. (pasquale barbella)
Agostino.
No!
Agostino Reggio.
Compagno, art-director, punto di riferimento.
Sei stato, insieme a Paolo,
a Paolo Del Bravo, tuo compagno di lavoro, di vita e Copywriter,
il modello da raggiungere.
Il modello da cercare, inutilmente, di raggiungere.
Agostino.
La prova vivente che si potesse essere art-director, pubblicitario, ed essere allo stesso tempo,
persona con una coscienza politica, etica ed estetica.
Agostino.
Un rivoluzionario,
che ha dato dignità intellettuale al nostro lavoro.
Facendoci ridere.
Facendoci stupire.
Facendoci pensare.
Con le sue campagne.
Agostino.
Che mi ha fatto capire,
che questo mestiere aveva una dignità.
E valeva la pena di essere fatto.
Bene.
Per cambiare noi stessi.
Per cambiare il mondo.
Agostino Reggio.
Che volle fortemente,
e che credette in questo nostro Club.
E che quando ero piccolo,
e con Stefano Palombi, Valerio De Berardinis e Carlo Angelini,
fummo ammessi ad essere soci Adci, organizzò qui a Roma una grande Festa.
Sì, perché ad Agostino,
piaceva tanto fare FESTA!
E non vorrebbe mai,
che fossimo,
come siamo oggi,
di fronte alla sua morte,
infinitamente
tristi. (fabio ferri)
Ciao Agostino, non ti ho conosciuto ma molte delle tue campagne con Paolo Del Bravo mi hanno fatto pensare che il nostro potesse essere un lavoro serio. Proprio perché spesso mi inducevano al sorriso. (massimo guastini)
Leggo proprio ora, in piena notte, che oggi (per chi legge: ieri) lunedì 4 marzo è mancato Agostino Reggio.
Sono troppo triste e confuso. Non riesco a scrivere nulla di giusto, profondo, adeguato, i pensieri vanno in mille posti.
Un piccolo omaggio per chi non lo conoscesse bene:
http://www.agostinoreggio.it/index.php
http://www.adci.it/AgostinoReggio
http://www.adci.it/Awards_FindResults.aspx?yearNo=&cat=&prize=&credits=Reggio&tx=UmlzdWx0YXRpIHJpY2VyY2E%3d
http://www.consorziocreativi.com/chi-siamo/Consorzio-Creativi.pdf
http://www.adci.it/Awards_YearCover.aspx?yearNo=14
Il suo più prestigioso premio (il Grand Prix dell’ADC Europe) lo vinse nel 1994 per una fantastica campagna che proprio oggi, preferisco non linkare. (till neuburg)