Le risposte di Campora&Rosselli. E quelle dell’Adci.
Come promesso, sono qui a rendere pubbliche le risposte alle domande che l’attuale Consiglio Direttivo Adci ha dovuto rivolgere a Stefano Campora e Stefano Rosselli.
La prima mi è arrivata dal Signor Campora, a meno di due ore dalle nostre richieste, l’11 settembre scorso.
Eccola.
Guarda Massimo, avrei risposto volentieri alle tue domande se me le avessi rivolte prima di buttare fuori dall’annual le campagne Brioschi e Carboveg e pubblicare il tutto sul sito ADCI.
Adesso mi sembra perfettamente inutile.
Oltretutto il tono inquisitorio della tua lettera è talmente irritante che
mi ha fatto passare la voglia di appartenere a un Club del genere.
Sono più gentili le lettere che ricevo da Equitalia.Mi sarebbe piaciuto che il lavoro di verifica fosse stato adottato a tutte
le categorie, non solo alla stampa. E mi piacerebbe sapere come fai a
distinguere (per esempio) un virale vero da uno fake.Per quanto mi riguarda, non mi iscriverò più al club.
Se vuoi vedere la campagna Brioschi pubblicata, prenditi l’ultimo Archive.
La trovi lì.
Ed ecco il mio pensiero a riguardo.
Il fatto che Archive abbia pubblicato la campagna Brioschi
è per me, e per gli altri componenti del Consiglio Direttivo, del tutto irrilevante.
Non siamo interessati alla policy editoriale di Archive, che ha finalità sicuramente diverse da quelle dell’Annual Adci.
I due soggetti della “campagna” cinghiale non risultano essere mai stati pubblicati sulle testate rilevate da Nielsen.
Quindi è persino improprio parlare di campagna pubblicitaria.
Prendo atto della decisione del Signor Campora di non iscriversi più al Club.
Decisione per altro non influenzata da questa vicenda.
Mi risulta che il Signor Campora abbia preso parte alla giuria TV senza avere ancora pagato la quota associativa per l’anno 2012 e assicurando, sulla parola, “lo faro nei prossimi giorni”.
Il valore della parola del Signor Campora, per quanto mi riguarda, è quindi fissato a 259.99 euro.
Non arriva ai 260.
Quanto avvenuto ci autorizza in realtà a pensare che:
– l’annuncio “vita di coppia” Carboveg sia stato fatto per un prodotto inesistente
– il Signor Rosselli abbia partecipato ai lavori delle giurie sapendo di questa grave violazione alla cfe degli Adci Awards, e non abbia ritenuto doveroso ammetterla nel momento in cui i giurati, non a conoscenza dei fatti, hanno votato l’ammissione in shorlist
– le prove fornite al Consiglio Direttivo durante la fase di accertamenti siano false e costruite dal Signor Rosselli per coprire le scorrettezze precedenti.
Davanti a una simile galleria di comportamenti poco edificanti troverei grottesco spiegare al Signor Campora come faccio a distinguere “un virale vero da un fake”.
Il mio compito istituzionale, in questo caso, è tracciare un confine netto tra i comportamenti associativi leciti e quelli che non lo sono.
Ora rendo pubblica anche la risposta congiunta, ricevuta oggi dai Signori Campora e Rosselli. In alcuni passaggi troverete (in bold) le risposte che ho ritenuto necessario anticipare a entrambi via email
Caro Massimo,
se il Consiglio ritiene che le campagne Brioschi e Carboveg non abbiano i requisiti per essere pubblicate sull’Annual, ha tutto il diritto di non pubblicarle.
Non ha il diritto però di diffamare e pubblicare dati sensibili sul Blog ed è per questo che avete ricevuto la notifica dall’Avvocato di Stefano Rosselli.
Gli estremi per una causa ci sono tutti, in quanto avete violato il d.l.196/03 artt. 1 e segg.ti.
L’attacco personale nei nostri confronti non ha giustificazioni.
Noi non abbiamo violato la legge, voi sì.
(mia risposta)
Il vostro comportamento ha screditato il lavoro mio e del Consiglio Direttivo. Ha danneggiato l’Adci e la sua credibilità. Particolare non da poco (una disgrazia per l’Adci, non una fatalità inevitabile), la presenza in giuria stampa e affissione. Stefano (Rosselli), non sei un ragazzino. Avresti dovuto alzarti in piedi e dire: ragazzi questo è il fake dei fake, lasciamolo fuori. Vi sareste fatti due risate e avremmo potuto persino raccontare questa storia (un po’ più edificante) come esempio di best practice di un Adci più maturo.
Quindi sì, gli estremi per una causa ci sono, ma i due diversi avvocati milanesi che abbiamo consultato ritengono, a differenza del vostro, che
1)noi non abbiamo violato legge alcuna
2)le vostre leggerezze hanno sicuramente screditato il nostro operato e recato un danno, non ancora calcolabile, alla credibilità dell’ADCI.
Non mi interessa contribuire alle casse degli avvocati e quindi non è mia intenzione, al momento, procedere con una causa.
(proseguono Campora e Rosselli)
Considerando il fatto che i processi si fanno prima di emettere le sentenze, non dopo, non avremmo neanche voluto rispondervi ma poi abbiamo cambiato idea e quindi ecco qui le risposte:
BRIOSCHI:
La campagna è stata prodotta in tre soggetti. Una volta consegnati gli impianti, è l’azienda stessa a provvedere alla gestione degli spazi media.
Da lì in avanti l’azienda può decidere se farli uscire o spostare il budget su altri mezzi o altri prodotti senza avvisare l’agenzia.
Noi la campagna l’abbiamo prodotta, ma non abbiamo potuto fornire né giustificativi, né fatture. Lo stesso vale per la campagna TV, entrata anch’essa nell’Annual. Quindi, se volete togliere pure quella, fatelo, no problem, il sole sorgerà anche domani.
CARBOVEG:
Sicuramente per Carboveg è stato commesso da parte mia, Stefano Rosselli, una leggerezza (si tratta di una campagna che avevo già fatto e che avevo regalato a un’ amica che aveva deciso di investire in quel mercato ma che all’ultimo momento, viste le difficoltà burocratiche ed economiche, ha messo tutto in stand by).
Non cerco giustificazioni, l’errore è stato commesso e ai creativi che hanno a cuore il club, chiedo scusa.
Sinceramente non credevo neanche che entrasse, ma per disgrazia è entrata e il fatto che io fossi in giuria ha complicato le cose. Se io abbia in qualche modo influenzato o forzato gli altri giurati a votarla, non dovete chiederlo a me ma a loro. Io ero stato invitato da Serena di Bruno e da Viki Gitto perché non sono più iscritto al Club da circa 5 anni.
Per quanto riguarda invece gli attacchi senza precedenti che stiamo subendo sui blog anonimi da giugno, vorrei dire qualcosa:
L’attacco personale così efferato nei nostri confronti non ha precedenti.
Non ho mai assistito in tanti anni ad un attacco simile. Nemmeno ai tempi di Rejected by. Spesso i toni erano da sfottò ma mai di odio.
Siamo stati definiti omuncoli, disgraziati, meschini, delinquenti, farabutti, geni del male etc.
(mia risposta)
Di tutto questo non sono e non mi sento in alcun modo responsabile.
Sullo stesso blog anonimo mi hanno preso per il culo e insultato in vari modi ben prima che prendessero di mira voi due. Bad Avenue ha raccontato pubblicamente tre mesi prima del blog Adci la vicenda Carboverg. Vicenda che ha screditato il nostro lavoro e l’Adci stesso. Oltre a innescare una serie di telefonate e mail a me. Grazie al cielo sono abbastanza strutturato per non averne ricevuto patimento psichico alcuno.
(proseguono Campora e Rosselli)
Grazie alla pubblicazione di dati sensibili, ripresi e riportati sul Blog dell’ADCI, ho ricevuto innumerevoli telefonate a tutte le ore del giorno e della notte che mi hanno obbligato a staccare il telefono visto che ho una bambina di quasi 3 anni. Questa campagna di odio non può essere stata portata avanti solo nel nome della giustizia.
Vi invito a riflettere sulle conseguenze del vostro gesto.
(mia risposta)
Mi dispiace molto. A mia volta vi invito a riflettere sul fatto che il post pubblicato dall’Adci è stato commentato 10 volte. Quello su Bad Avenue, con pubblicazione dei dati sensibili, 285. Difficile sostenere che le telefonate siano arrivate a causa nostra.
(proseguono Campora e Rosselli)
L’ADCI ha pubblicato 21 domande pubbliche a cui dovevamo rispondere entro 9 giorni, con un tono da santa inquisizione.
(mia risposta)
Credo non abbiate letto abbastanza sulla Santa Inquisizione.
(proseguono Campora e Rosselli)
Il giochino di far finta di volerci dare una mano, lo rispediamo al mittente. Alludere a un tentativo di sfruttare la nostra posizione per avere un trattamento di favore lo troviamo meschino e vergognosamente falso. Mai abbiamo fatto pressioni per ottenere qualcosa dal Consiglio dell’ADCI.
(mia risposta)
Questa si chiama coda di paglia. Non avete chiesto nessun trattamento di favore, lo confermo. Non ho mai affermato il contrario riferendomi a voi due. Rileggetevi il post dell’11 settembre.
Quanto mi disse telefonicamente Stefano Campora mi indusse a cercare di aiutarvi per trovare i giustificativi. Ho personalmente e inutilmente sfogliato tutti i numeri di Repubblica (aprile e maggio 2011) e poi ho chiesto aiuto a Nielsen per voi e per gli altri creativi che affermavano di non poter fornire giustificativi.
(proseguono Campora e Rosselli)
Nel sito state cercando di descriverci come due individui che venderebbero la propria madre per un po’ di visibilità. Crediamo che la nostra reputazione, costruita in 23 anni io e 25 Campora, non meriti di essere infangata così e non ho dubbi che in fondo anche voi la pensiate allo stesso modo.
Solo delle persone in malafede potrebbero pensare il contrario.
(mia risposta)
Non avevo pregiudizi negativi prima di questa vicenda. Non ti conoscevo, Stefano Rosselli, se non per qualche lavoro. Da copy avevo molta stima per lavori fatti da Stefano Campora.
(proseguono Campora e Rosselli)
Se qualcuno si è sentito oltraggiato dalle nostre azioni, chiediamo comunque scusa, non era veramente nostra intenzione.
Crediamo anche che l’ADCI dovrebbe ritrovare un po’di serenità per riavvicinare tanti bravi creativi che si sono allontanati.
(mia risposta)
La “leggerezza” di essere in giuria e lasciare entrare “vita di coppia” Carboveg non ha per niente aiutato in questo senso.
(concludono Campora e Rosselli)
Fate pure i controlli (però in tutte le categorie, non solo sulla stampa), eliminate le campagne che ritenete non idonee ma vi prego riportate i toni a un livello più civile perché se amate veramente l’ADCI questo clima non è più accettabile.
(mia risposta)
Grazie per i suggerimenti.
Conclusioni
Che Brioschi “cinghiale” e Carboveg “vita di coppia” non avessero i requisiti per partecipare agli Adci Awards lo avevamo già appurato nella fase di verifiche condotta tra maggio e i primi di giugno.
Le domande che hanno irritato i Signori Campora e Rosselli, lo scorso 11 settembre, miravano in realtà a comprendere le motivazioni dietro a una serie di comportamenti che hanno danneggiato la reputazione del Club e la credibilità degli Adci Awards.
Avremmo tutti preferito non dover mai rivolgere domande del genere a chicchessia.
Devo soffermarmi su Carboveg. E a queste dichiarazioni del Signor Rosselli per le quali, comunque, lo ringrazio.
Sicuramente per Carboveg è stato commesso da parte mia, Stefano Rosselli, una leggerezza (si tratta di una campagna che avevo già fatto e che avevo regalato a un’ amica che aveva deciso di investire in quel mercato ma che all’ultimo momento, viste le difficoltà burocratiche ed economiche, ha messo tutto in stand by).
Non cerco giustificazioni, l’errore è stato commesso e ai creativi che hanno a cuore il club, chiedo scusa.Sinceramente non credevo neanche che entrasse, ma per disgrazia è entrata e il fatto che io fossi in giuria ha complicato le cose. Se io abbia in qualche modo influenzato o forzato gli altri giurati a votarla, non dovete chiederlo a me ma a loro. Io ero stato invitato da Serena di Bruno e da Viki Gitto perché non sono più iscritto al Club da circa 5 anni.
Istintivamente mi verrebbe da porre altre domande, non con spirito da Santa Inquisizione ma per un sincero e anche un po’ dolente desiderio di capire. Mi limiterò a una sola, secca.
Stefano Campora era al corrente delle bugie sostenute in fase di iscrizione agli Adci Awards e in fase di controllo per quanto riguarda l’annuncio “vita di coppia” Carboveg?
Aspettiamo una risposta entro lunedì, 24 settembre, alle 19. Grazie.