Sunday Talks: intervista a Danila De Stefano, Unobravo
FDO intervista la CEO del servizio di psicologia online in occasione della serata “Disruption is Female”
Lunedì 27 presso Luiss Hub Milano, 5 imprenditrici italiane si sono raccontate durante la serata “Disruption is Female” di FDO For Disruptors Only. FDO organizza eventi di knowledge sharing e networking seguendo il fil rouge dei percorsi disruptive, cioè come piace dire oggi “non orizzontali”.
Oltre all’introduzione di Samanta Giuliani, Consigliera ADCI con delega alle attività editoriali di formazione, che come ADCI ha raccontato un breve scenario dello stato dell’imprenditoria femminile in Italia e nel mondo, il palco ha ospitato Roberta Ligossi di TA-DAAN, Beatrice Asia Barutta di Mambo/TikTok, Alida Gotta di Delivery Valley, Giulia Salvi e il suo libro “Giulia Salvi On Air” e Danila De Stefano di Unobravo.
L’intervista a De Stefano a cura di Valentina Maran
Unobravo è una startup innovativa che offre servizi di psicologia online d’avanguardia. Sempre più persone la scelgono per il loro percorso di terapia: in soli due anni ha erogato oltre 400.000 sedute e il team conta oltre 2000 persone tra Core Team e psicologi. Per Unobravo, avere cura del proprio benessere mentale è fondamentale, e la tecnologia può rendere più semplice il processo.
Sul blog di FDO, Valentina Maran (co-founder, blogger e autrice di No-Agency) intervista Danila De Stefano di Unobravo, regalandoci nuove prospettive su una delle aziende più chiacchierate degli ultimi tempi. Ecco alcune delle domande, mentre per l’articolo completo consigliamo la lettura dell’articolo originale sul blog di FDO.
Leggi l’articolo originale su FDO
La pandemia ha cambiato la percezione verso il sostegno psicologico e la salute mentale?
Sì, assolutamente! A causa dei lunghi periodi di isolamento sociale e i diversi effetti provocati dagli ultimi tre anni, sempre più persone hanno iniziato a comprendere l’importanza di prendersi cura della propria salute mentale e di cercare aiuto quando necessario. Tanti hanno sperimentato una maggiore ansia, depressione e stress a causa anche della perdita di lavoro magari, e dell’incertezza sul futuro. Ciò ha portato a un aumento della consapevolezza sulle risorse disponibili e alla necessità di garantire l’accesso a servizi di sostegno psicologico.
Tuttavia, nonostante questo cambiamento nella percezione e nell’attenzione sul tema, ci sono ancora molti ostacoli che limitano l’accesso alle cure. Per questo è importante continuare a sensibilizzare sull’importanza del benessere mentale e parlarne, per garantire un giorno l’accesso per tutte le persone alle cure di cui hanno bisogno.
Com’è stato scelto il naming Unobravo?
Il nome del brand è nato in modo spontaneo e casuale. Mentre creavo il sito web, ho iniziato a fare giochi di parole, prendendo appunti e chiedendo opinioni a vari amici.
Poco dopo, durante un pomeriggio con il mio compagno, ho esclamato “Unobravo!” e da subito ho pensato che fosse il nome perfetto: fa sorridere e aiuta a riconoscere il nostro servizio, rompendo le barriere e la perenne seriosità spesso associata alla salute mentale.