“Adriatico”: tre anni di ricerche e scatti alla ricerca dell’attimo sospeso
“Adriatico” è il risultato di tre anni di ricerche e scatti (dal 2019 al 2021), esclusivamente su pellicola, in medio formato, a opera di Riccardo Fregoso. La serie di scatti, che oggi diventa l’oggetto del suo primo libro fotografico, è già stata premiata agli Emergentes 2020 e ai Siena Creative Photo Awards 2021.
Fregoso, oltre 10 anni di esperienza in molti gruppi internazionali (BETC, TBWA, Ogilvy, McCann, Publicis), è stato Direttore Creativo Esecutivo Globale di marchi come Coca-Cola, Nespresso, L’Oréal, Nestlé, vincendo più di 100 premi internazionali. Ma più di ogni altra cosa, è sempre stato un profondo esploratore delle sue radici, a cavallo tra Francia e Italia.
Ma dove ci condurrà l’esplorazione di Fregoso? Ce lo spiega, nel suo Testo Critico, Claudio Musso, Adjunct Professor – Accademia di Belle Arti G. Carrara, Bergamo.
“A tutti è nota l’esistenza di un Mare Adriatico, ma esiste una luce adriatica? Potrebbe essere questo l’interrogativo da porsi di fronte agli scatti che Riccardo Fregoso ha dedicato prima alle coste abruzzesi e a quelle molisane, per poi allargare l’orizzonte a nord verso le Marche e a sud verso la Puglia. Più che di luce sarebbe il caso di parlare di una solarità, di un filtro ottenuto grazie all’attesa di un preciso istante del tramonto: quello
in cui si perdono i ricordi.
E, ancora, se – come pare – la provenienza del termine stesso Adriatico verrebbe dalla città di Atri (anticamente Hadria e poi Hatria), la ricerca delle radici da parte del fotografo si tingerebbe di una valenza ancora più profonda. Le immagini immortalano sequenze inserite in un attimo sospeso che, letteralmente, si situa in uno spazio indeciso, ambiguo, che allo stesso tempo persiste, come fosse appeso in alto, al culmine di una scala gerarchica. Sono lampi di paesaggio, a volte passaggi di vita vissuta (o spiata?), che evocano un ritorno ad una estate scolpita nel passato come
sedimentazione di molte stagioni, come un luogo vacanziero meta prediletta di un continuo nostos.
La costa adriatica è divenuta nel tempo la rappresentazione stessa della vacanza estiva, un’icona composta di atmosfere, architetture, souvenir e narrazioni che si è imposta nell’immaginario collettivo, una cartolina capace di condensare desideri, speranze, emozioni e rimpianti. “Adriatico” è in fondo un omaggio alla bella stagione, un omaggio all’aria di vacanza, un omaggio alla poetica di Luigi Ghirri, della quale in alcuni casi pare mettere in scena il rovesciamento”.
“Adriatico” sarà pubblicato da Kerber Verlag di Berlino in luglio, e sarà presentato a Paris Photo 2022. È curato da Claudio Musso dell’Accademia di Bergamo, con l’editing di Sara Occhipinti di Studio Faganel (Gorizia), mentre il design è firmato da Federico Barbon. I testi saranno di Claudio Musso e di Giulia Cavaliere, giornalista, critica musicale e autrice. Tutti sono accomunati dalla stessa passione per la costa Adriatica.
Per saperne di più:
https://www.kickstarter.com/projects/adriatico/adriatico-a-photobook
IG: @riccardofregoso_
www.riccardofregoso.com
Tags: adriatico, featured, fotografia, libri