Postato il Gio 6 Ago 2015 da in La vita del Club

IT WAS A PLEASURE WORKING WITH YOU

Noemi Mariani, da brava copywriter, ci ha raccontato le emozioni provate durante il Creative Express dello scorso luglio.
Un importante workshop europeo vissuto da protagonista assieme ad Alessandro Patscot.

Per chi non ricordasse, ecco qui l’iniziativa voluta fortemente dal consiglio ADCI, da Patrizia Boglione e dall’ADC Europeo.

Non mi dilungo e lascio tutta a loro questa pagina.

“È da tre giorni che penso a quanto il Creative Express sia stata un’esperienza importantissima, non solo per il workshop in sé, ma anche per le considerazioni che ho avuto modo di fare una volta tornata a casa.
Questi giorni mi hanno aiutata a capire che direzione prendere.
E non parlo di una direzione professionale, anche perché il mio percorso non è che agli inizi e sarebbe pretenzioso pensare di dargli una forma troppo definita. Parlo di colmare le distanze tra quello che sono ora e quello che vorrò essere da grande, intraprendendo un viaggio che, ad oggi, mi porta a dire che voglio essere curiosa. Voglio conoscere nuove realtà e imparare nuove lingue. Voglio essere circondata da persone che mi chiedono di parlare in italiano perché amano la sonorità della nostra lingua, anche se non capiscono nulla di quello che sto dicendo. E voglio stupirmi nel trovare fette di cetriolo in ogni pietanza, dalla brioches alla pizza.
Perché credo fortemente che per saper comunicare bisogna prima di tutto conoscere usi e costumi dei diversi popoli.
Mettere se stessi nella condizione di essere più spaventati da un ritorno che non da una partenza. Essere sempre ubriachi di futuro.

Questo l’invito più grande che faccio a me stessa e a tutti i giovani che, come me, hanno scelto di lavorare nel mondo della comunicazione.
Per un intero weekend ho avuto la sensazione di sentirmi parte di un qualcosa di veramente grande e costruttivo. Essere ispirata ma allo stesso tempo ispirare. Imparare ma anche insegnare.
Alessandro ed io abbiamo avuto modo di confrontarci e lavorare con ragazzi di provenienti da 15 nazionalità diverse, molti dei quali con più di due anni di esperienza lavorativa alle spalle. Un workshop di due giorni implica un grande sforzo di concentrazione, ma l’opportunità di confrontarci con una realtà internazionale è stato come respirare a pieni polmoni.

Il Creative Express quest’anno era così composto: 28 giovani creativi, 2 brief, 9 gruppi di lavoro. Il risultato è stato estremamente positivo.
La motivazione a trovarsi nuovamente in una situazione così stimolante, ancora più forte di prima.

 It was a pleasure working with you.

 Questa la frase con cui tutti ci siamo salutati.
Un arrivederci che porta con sé quella voglia di ripetere al più presto l’esperienza vissuta tra i monti del Tirolo.”