Postato il Ven 6 Nov 2015 da in GoogleIF! Italians Festival

IF! Italians Festival – Day 01

Sì, è successo.

La seconda edizione di IF! è finalmente cominciata, e lo ha fatto in grande stile.

Inaugurano una tre giorni densa di eventi due masterclass: quella a cura di OBE e quella della Berlin School di Creative Leadership.

La serata è cominciata con un tributo a Oivers Sacks con Daniele Ornatelli.

A seguire la Welcome Ceremony, presentata dal fidato Lele Sacchi con l’intervento di Nicola Lampugnani (IF!Festival/ ADCI/ TBWA), Emanuele Nenna (IF! Festival/ ASSOCOM/ The Big Now) e Paola Marazzini (Google).

Apre le danze Nenna, parlando di stimoli che accendono il cervello, come fosse una lampadina. Stimoli audio, video e di molti altri tipi. Stimoli che accendono l’immaginazione, e che ci accompagneranno durante il Festival.

La parola passa a Lampugnani, che comincia il discorso dicendo che un creativo deve essere anche e soprattutto pragmatico, perché “un’idea che non succede, poi in comunicazione non conta nulla”. Continua sottolineando l’importanza delle collaborazioni, soprattutto fra clienti e agenzie, perché ” per essere pragmatici bisogna creare sodalizi”.

Infine la parola a Paola Marazzini che, scherzando con Sacchi, ricorda l’importanza della creatività nel magico mondo dell’innovazione, soprattutto digitale, chiedendo “cosa sarebbe Youtube senza youtubers?”.

Dopo la Welcome Ceremony è la volta di un intervento decisamente insipiring. Sale sul palco Conn Bertish, presentandosi con il suo motto “happy people are harder to kill”. Creativo, sopravvissuto a una forma molto rara di cancro al cervello, ci ha presentato un nuovo modo di guardare a una malattia che fa paura anche solo nominare.

Che forma ha la pubblicità del futuro? Questa è la domanda a cui ha risposto ieri Lars Bastholm di The Zoo davanti al pubblico di IF!
Durante il suo speech, Lars si è focalizzato sui nuovi tipi di interfaccia che si stanno facendo largo nella nostra quotidianità, per poi concludere con nuove tecnologie ancora in fase di sviluppo. Ecco i progetti presentati.

Molson Canadian Beer. Per migliaia di anni il linguaggio ha diviso intere popolazioni. Ora, grazie allo speciale frigo di Molson Canadian, il linguaggio diventa un elemento d’unione. Basta pronunciare correttamente la frase “Io sono canadese” in sei lingue diverse e TA-DAAA il frigo si apre e tutti possono ubriacarsi in tutte le lingue del mondo.

Clever Buoy. Lo sapevate che i selfie fanno più vittime degli attacchi di squali? (lascio immaginare a voi modalità e dinamiche). La Boa Intelligente è stata ideata per la sicurezza di surfisti e bagnanti ed è destinata a sostituire le reti di protezione, spesso letali per gli squali. Grazie a un utilizzo incrociato di sonar e satelliti, la boa è in grado di riconoscere il predatore e mandare immediatamente l’allarme ai bagnini sulla costa.

Google Cardboard: Expeditions Pioneer Program. Grazie alla tecnologia di Google e alla realtà virtuale, gli studenti possono esplorare ogni angolo del mondo rimanendo seduti al proprio banco. Un’esperienza decisamente coinvolgente.

ILMxLAB. Lucasfilm e Industrial Light & Magic hanno un ambizioso progetto: rompere la quarta parete e fornire esperienze d’intrattenimento immersivo (realtà aumentata e cinema in real-time). Il solo pensiero di vedere il Risveglio della Forza vi elettrizza? Tra qualche anno potrete camminate sulla superficie del pianeta Tatooine in compagnia di R2-D2 e C-3PO. 

Magic Leap. Grazie a un proiettore speciale, la realtà aumentata non sarà più proiettata intorno a noi, ma direttamente sulla nostra retina, rendendo praticamnete impercettibile la differenza tra oggetti reali e oggetti virtuali.

A seguire, è stato il turno di Giovanni Perosino, Head of marketing di Audi.
Nel corso dello speech Perosino ha illustrato le sfide che l’industria dell’automobile si trova ad affrontare.

L’esperienza di guida oggi non si limita al spingifrizionecambiaaccelerafrena. Ogni brand, insieme al veicolo, offre un mondo, fatto di offerte e servizi collaterali, utili ad assistere il cliente in ogni momento della vita della propria auto.
Questa è l’era delle auto connesse. Da un lato i grandi brand d’automobili offrono software e interfacce sempre più raffinate per offrire un’esperienza immersiva. Dall’altro lato i brand di software iniziano a manipolare il metallo e produrre i primi prototipi di automobili. Chi vincerà questa sfida?

E mentre le case automobilistiche si focalizzano sulla strada, Audi alza lo sguardo. Con Mission to the Moon, in collaborazione con i Part Time Scientists, il marchio si prepara a implementare la tecnologia Quattro in un rover che verrà lanciato in orbita e attraverserà la superficie lunare.

La serata si conclude in musica, con Daniele Bossari che discute di processi creativi con Malika Ayane e, a seguire, una performance musicale dei C’mon Tigre.

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