Postato il Mar 12 Giu 2018 da in La vita del Club

I miei primi colloqui/Pagina 2: Patrizia Boglione

Anche i grandi hanno avuto dei primi colloqui, come Patrizia Boglione, oggi direttrice creativa presso Angelini Design.

Patrizia, raccontaci dei tuoi primi colloqui.

La prima volta che ho visto un pubblicitario ancora non avevo finito di studiare. Ho incontrato Riccardo Rinetti e Sergio Caputo che a quel tempo cantava ”Bimba se sapessi che monotonia / Tutte quelle balle sulla fantasia /Guarda che mestiere che mi tocca fare..”. Sembrava quasi un monito per quello che è venuto dopo. Quante volte mi sono chiesta ”ma la creatività è un vero mestiere?” Sì, mi sono risposta ogni giorno in questi 30 anni. Ogni mattina penso che il mestiere che faccio mi continua a dare grande piacere. Dopo quell’incontro molto carino, ho fatto lo stage più corto della mia vita in McCann Roma, una settimana a disegnare tappi dell’olio Esso. Poi mi hanno chiesto se sapevo il tedesco. “No” ho risposto. Ma siccome ogni volta che c’è da studiare qualcosa mi ci metto sempre e per davvero, il giorno dopo mi sono iscritta ad un corso di tedesco all’Istituto austriaco.

Come dice il mio mentore e amico Maurizio Sala “se ci fosse un corso di taglialegna sul Monviso tu ti iscriveresti..” Qualche anno dopo rispondo ad un annuncio per uno stage della Regione Lombardia per giovani pubblicitari, il mio fidanzato era andato in Brasile ed era scomparso. E così mi sono detta “quando torna non mi trova, perché a quel punto lavorerò a Milano.” Ho iniziato una trafila di colloqui su e giù per l’Italia ogni settimana, quando per fare Roma – Milano col treno ci volevano otto ore. Test logico-matematici, colloqui psicologico-motivazionali. Eliminavano candidati a frotte e alla fine eravamo rimasti in pochi e finalmente ci troviamo di fronte ai grandi direttori creativi di quel tempo. Io non sapevo disegnare veramente, perlomeno come quel lavoro richiedeva a quell’epoca. Avevo un portfolio costruito su mille esperienze creative ma, visto oggi, parlava più di me che del mio talento. Al primo colloquio mi viene detto: “guarda noi vogliamo un maschio.” Se mi avessero detto lui è più bravo di te, l’avrei accettato. Ma vogliamo un maschio, no. Forse nella testa del direttore creativo era un modo di dire lui è più bravo di te, ma le parole contano. Pur di lavorare in quel mondo avrei fatto anche il copywriter, non sapendo che dopo 30 anni avrei avuto una mutazione genetica, per cui ora passo il tempo a scrivere strategie, manifesti valoriali e piazzo payoff internazionali come se piovesse. Mi danno l’opportunità di fare un colloquio in McCann con Milka e Franco. Avevo passato la sera prima a farmi dare consigli da Michele Mariani, che un portfolio bellissimo ce l’aveva per davvero. Michele è stato un po’ a quel tempo un angelo custode.

Sono entrata in Mccann a fare l’assistente ad un art che disegnava benissimo. Dopo un po’, in un momento d’ira mi ha detto” Sei una merda, non sai disegnare, non farai mai questo lavoro!” Sono scesa, ho fatto sei giri dell’isolato piangendo. Avevo 23 anni, non ero arrivata lì per questo. Ho asciugato le lacrime e sono piombata nell’ufficio di Franco Moretti. Il quale ha ascoltato e con un grande sorriso mi ha detto ” Ti ho preso per il tuo cervello, bimba, non per la tua mano. Ma lo sai il tedesco?” “Sì” ho risposto. Il giorno dopo ero al gruppo internazionale General Motors, e una settimana dopo volavo a Zurigo dal cliente a presentare in tedesco una campagna per il lancio di una macchina. Non sapevo disegnare, avevo imparato ad usare meravigliosamente la fotocopiatrice come fosse la mia protesi di intelligenza artificiale. Ancora oggi la passione per la tecnologia guida ogni mia scelta professionale, ho avvicinato il mondo delle startup, ho scoperto che il codice può essere affascinante e che sotto un bel sito ci può essere un codice html semplice e meraviglioso. E dedico tutto il tempo libero che ho ai giovani.

Grazie Patrizia.

Patrizia Boglione. Si occupa di creatività e comunicazione da sempre. Dopo 25 anni in McCann-Erickson, nel 2012 si dedica al branding e al design e diventa Direttore Creativo Strategico di Angelini Design, agenzia indipendente di branding, digital e design e lavora principalmente per i mercati Europa e Asia. Attualmente insegna Brand Strategy e Envisioning Personal Branding in ambito universitario e professionale. E’ un coach certificato Creative Personal Branding e aiuta le persone a identificare i propri talenti, ridefinire i propri obiettivi e il proprio mercato potenziale. Lavora come consulente per PiCampus, un fondo di venture capital ed ecosistema incentrato sul talento che unisce designer ed ingegneri per creare innovazione.

“I miei primi colloqui” continua. Se non sai cosa sia leggi qui.

In collaborazione col team di Plural: Marco Diotallevi, Direttore Creativo; Sara Tiano, Art Director; Francesca Lanzilotto, Strategist e Antonella Dente, Social Media Manager.