Interpretare davvero la migliore comunicazione italiana oggi vuol dire abbattere vecchi steccati, e accettare di contaminarsi. Una scelta difficile, che l’Assemblea Straordinaria ADCI ieri sera ha fatto con coraggio, riformando all’unanimità il proprio Statuto. La decisione più radicale, l’abolizione della “barriera delle tre entry” – i tre lavori premiati, fino a ieri necessari per l’iscrizione – trasforma di fatto il Club in una community allargata, potenzialmente aperta a
Mese: Dicembre 2012
Inizio questo post dalla fine della mia prefazione all’Annual N. 26, da oggi finalmente a disposizione dei Soci.
Piaccia o meno, l’immaginario collettivo si nutre più di comunicazione pubblicitaria che di arte. Se n’era accorto già Bill Bernbach, alcuni decenni fa: “tutti noi che per mestiere usiamo i mass media contribuiamo a forgiare la società. Possiamo renderla più volgare. Più triviale. O aiutarla a salire di un gradino”.
Gli auguri della Wolff Olins
Loghi legati e ispirati dall’architettura
“Tigri di luce”, la fotografia di Peter Bialobrzeski
Un classico vero, “timeless” dall’omonimo romanzo di Bret Easton Ellis
Il prossimo 19 dicembre, alle 19.30, ci sarà un’Assemblea Generale Straordinaria dei Soci Adci.
L’ordine del giorno prevede di votare le modifiche allo Statuto per
-eliminare la barriera delle tre entry per l’accesso al Club
-restituire più potere ai Probiviri
All’incontro sono invitati tutti i Soci, anche i sostenitori. Questi ultimi non potranno però votare. Approfitteremo dell’occasione per distribuire l’Annual N. 26 oltre che per brindare e scambiarci gli
Dedicate due ore, se le avete, a questo appuntamento in Bocconi il prossimo giovedì 13 dicembre.
Giovanna Maggioni, direttore generale di Upa, chiude il corso semestrale di Linguaggi della comunicazione tenuto da Annamaria Testa, parlando delle prospettive della comunicazione pubblicitaria in Italia. L’intervento inizia alle 14.30 puntuali e termina alle 16.00
Via Sarfatti 25, III piano.
http://www.youtube.com/watch?v=6gkIiV6konY
Miss Representation è un documentario americano del 2011, presentato in anteprima al Sundance Film Festival diretto e prodotto da Jennifer Siebel Newsom. Esplora come i media tradizionali contribuiscano a dare un’immagine sbagliata della donna, rappresentandola come chi non ha posizioni di rilievo nella società e dove la sua natura è travisata e eccessivamente semplificata. Spesso ciò accade anche in comunicazione e non è